Nel quartiere Aurelio di Roma, ormai i cinghiali sono diventati quasi “di famiglia”. Nell’ultima apparizione, immortalati in diversi video e foto, la capofila è la mamma, che guida tanti cinghialini lungo via Schupfer. Mentre l’altra sera, a due passi dalla stazione metro Cornelia, gli esemplari non erano cuccioli, ma adulti. Per gli abitanti del quartiere vederli scorrazzare tra marciapiedi e auto, o uscire dai propri giardini condominiali, sembra ormai diventata la prassi.

Ma non tutti si sono abituati ai “vicini”. Scorrendo sul gruppo Facebook Comitato di quartiere Aurelio Roma XIII tra i vari commenti a foto e video di cinghiali, immortalati dalle auto, dai balconi o dai bus, si può leggere come tra i cittadini non ci sia accordo né sulle responsabilità da imputare, né su come risolvere il problema. Alcuni, come Laura, gridano alla “vergogna inaudita”, e sottolineano lo “stato pietoso” in cui versa Roma, mentre altri non sono affatto sorpresi. L’Aurelio, spiegano i più “permissivi” insieme a Balduina e a Columbus è infatti uno dei quartieri che incornicia il Parco regionale urbano del Pineto, il secondo parco cittadino di Roma e area naturale protetta, di cui ha scritto anche D’Annunzio, dove vivono, appunto, anche i cinghiali, insieme a volpi, moscardini, topi selvatici “eccetera eccetera”.

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