Trenta aggressioni ai danni di cavalli, pony, puledre. Gli animali sono stati uccisi o mutilati mentre erano nelle loro stalle. I dettagli sono macabri al punto da non escludere la pista dei riti satanici. Le autorità francesi indagano. “Non escludiamo nulla”, ha detto a France-Info il ministro dell’agricoltura Julien Denormandie. C’è una novità nelle indagini: l’identikit di uno degli aggressori. A parlarne è il Corriere della Sera.

Siamo nel dipartimento dello Yonne e a fornire la descrizione fondamentale è stato il presidente del Ranch de l’espoir, Nicolas Demajean. Svegliato nel cuore della notte dalle grida degli animali è corso a vedere e ha trovato due aggressori. Uno lo ha accoltellato al braccio ma questo non gli ha impedito di vedere bene la sua faccia: “L’ho visto al 100 per cento, così la polizia ha potuto farne un identikit. Mi ha colpito con lo sguardo di uno che vuole uccidere. Con il suo complice aveva appena compiuto atti di crudeltà gratuita sugli animali”. Manca la prova che i due siano anche gli autori delle mutilazioni ma Nicolas ha trovato alcuni animali feriti. “Tutte le piste sono aperte: crudeltà gratuita, rituali satanici, traffico di organi. Ci sono dettagli ricorrenti, come l’orecchio tagliato e gli occhi cavati; talvolta l’uso del coltello sembra suggerire una grande abilità nel dissezionare, in altri casi le ferite sono più grossolane”, si legge sul Guardian che riporta le dichiarazioni di alcuni investigatori. Negli allevamenti il clima è pesante e tutti hanno paura. Agli animali vengono frequentemente mutilati gli occhi e le orecchie, in un caso è stata asportata la vagina.

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