di Toni Colloca

Dunque, quella che era già legge, passata più volte in Parlamento ed approvata, è stata messa in discussione da una settantina di personaggi che hanno agito dietro un impulso, guidato probabilmente dal timore di vedere minacciato il ruolo della rappresentanza (teleguidata). Fino ad allora tutto era passato senza grandissimi clamori. Improvvisamente, su media, web, tv, si è scatenato un tifo calcistico e si è coagulato un fronte “per la difesa della democrazia, gravemente minacciata dal referendum” (fino ad oggi non lo era).

Finissimi costituzionalisti come Maurizio Paniz si dichiarano preoccupati per la fine della democrazia, così come tanti altri fini giuristi da +Europa a Italia “Morta”, da Forza Italia all’Anpi, tutti giurano che non saranno più rappresentate le istanze popolari, come invece è stato fatto egregiamente soprattutto negli ultimi 30 anni, anni d’oro, per le masse popolari, dove operai, cassintegrati, e soprattutto precari, hanno avuto in Parlamento una forte e visibile rappresentanza.

E quale meraviglia di rappresentanza! Si sono schierati a difesa dei precari nelle vesti di Lamberto Dini, Amato, Massimo D’Alema, Berlusconi, Prodi, Mario Monti… e i loro governi e parlamenti hanno garantito la massima democrazia e acceso i riflettori sulle istanze di tutti gli sfigati d’Italia. Ogni lavoratore autonomo, ogni operaio, ogni casalinga di Voghera, ogni precario si è sentito ascoltato dai propri eletti che si sono fatti carico, ciascuno nel proprio collegio elettorale, di far emergere la loro voce dentro il Parlamento italiano.

Oggi, però, pericolosi antidemocratici mettono in dubbio questo solido e formidabile apparato, tra questi antidemocratici spicca il costituzionalista Valerio Onida, che giustamente ha tuonato: “La riduzione? Embè?”. Questo vulnus alla democrazia ha scatenato le ire funeste persino delle sardine (in scatola). Ahinoi, era dai tempi di Pericle che non si macellava la Democrazia come si vuol fare oggi.

E’ importante che la superdemocratica Emma Bonino difenda la nostra rappresentanza. Solo con lei, Paniz, e qualche sardina, potremo essere al sicuro da ogni tentativo di scippare il potere al popolo. Teniamolo ben saldo questo potere, perché altrimenti potremmo svegliarci domattina e, o bella, trovarci in mano all’invasor! E ciau bale (ciao balle).

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