Tre ore: tanto è servito all’Inter e ad Antonio Conte per decidere di continuare ancora insieme. Il faccia a faccia tra l’allenatore e Steven Zhang è terminato intorno alle 18e30, quando il tecnico ha lasciato la villa di Somma Lombardo, provincia di Varese. Pochi minuti dopo è arrivato il comunicato ufficiale della società: “L’incontro di oggi tra il Club e Antonio Conte è stato costruttivo, nel segno della continuità e della condivisione della strategia. Con esso sono state stabilite le basi per proseguire insieme nel progetto”.

Conte siederà ancora sulla panchina nerazzurra: è l’epilogo più logico, quello dettato dal buon senso. Il vertice, reso necessario e inevitabile dallo sfogo del tecnico dopo il ko nella finale di Europa League, ha dimostrato che una soluzione era ancora possibile. Bisogna ancora capire quali sono i termini dell’accordo, che cosa abbia convinto Conte a restare e la società a passare sopra alle sue continue lamentale. Di sicuro l’allenatore avrà ottenuto almeno in parte le garanzie che chiedeva. Innanzitutto sul mercato, con altri investimenti per costruire una squadra che sia a sua immagine e somiglianza. Poi sulla protezione mediatica: la società dovrà essere più presente nella gestione dell’ambiente. Se qualcuno nella dirigenza dovrà lasciare il suo posto, ancora non è noto. Di certo c’è che a Somma Lombardo erano presenti tutti: gli amministratori Beppe Marotta e Alessandro Antonello, ma anche il direttore sportivo Piero Ausilio, il primo indiziato a lasciare il club, vista la permanenza di Conte.

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