“Aumento di contagiati da covid? Ci sarà anche stata una mancanza di consapevolezza, ma questa è stata forse indotta da alcuni interventi decisamente permissivi. Non stiamo a demonizzare i ragazzi o le persone che, non potendone più, hanno pensato di muoversi in assoluta libertà”. Sono le parole dell’infettivologo Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, a proposito dell’aumento di positivi da covid negli ultimi giorni. E alla domanda del conduttore che gli chiede se immaginava questa recrudescenza ad agosto, il medico risponde: “Speravo di no, però una parte di me temeva di sì”.

E aggiunge: “Qui il segnale dell’apertura delle discoteche è stato pessimo e ha avuto risultati pessimi. E purtroppo non siamo che all’inizio, ahimè. Ora i contagiati sono prevalentemente giovani, perché stiamo facendo tamponi a coloro che rientrano dalle vacanze o comunque a persone non particolarmente anziane. La mia amata zietta di 91 anni, per dire, è stata a casa a Milano. Non è che il virus ha cambiato gusti e ora colpisce le persone più giovani. In passato facevamo test soltanto ed esclusivamente alle persone gravemente sintomatiche, che ovviamente erano per la maggioranza anziane”.

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