Dalle modalità di ingresso e uscita alla fornitura di dispositivi di protezione ai docenti, dall’igienizzazione periodica degli spazi ai test sierologici (volontari per il personale e “periodici” per gli studenti), fino all‘help desk a cui rivolgersi per domande sull’applicazione delle misure. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e le organizzazioni sindacali della scuola hanno firmato giovedì mattina il Protocollo per la ripresa in sicurezza dell’anno scolastico. Che prevede tra l’altro interventi per ridurre il sovraffollamento delle classi, tema caro sia alla ministra sia ai sindacati. I presidi dal canto loro apprezzano il documento ma chiedono “chiarimenti urgentissimi” per le scuole che non hanno spazi idonei per la didattica in presenza con la garanzia del metro lineare di distanza: in quel caso, per il ricorso alla didattica a distanza chiedono una “previsione normativa espressa”.

Le linee guida lasciano comunque amplissima autonomia ai singoli istituti: per esempio ogni scuola potrà decidere se scaglionare gli orari di ingresso e uscita, ferme restando l’attuazione delle disposizioni del Comitato tecnico scientifico, la “differenziazione dei percorsi interni e dei punti di ingresso e i punti di uscita” e la segnaletica orizzontale sul distanziamento e sui percorsi. Tra gli altri “criteri di massima” c’è la previsione che ad accompagnare il bambino sia “un solo genitore o persona maggiorenne delegata”.

Indispensabile la “pulizia approfondita e aerazione frequente e adeguata degli spazi”: le attività di igienizzazione andranno riportate in un registro da aggiornare regolarmente e dovranno riguardare tutte le superfici e gli oggetti destinati all’uso da parte degli alunni, compresi giocattoli e attrezzi da laboratorio.

Per quanto riguarda i test, sarà attivata una collaborazione con il ministero della Salute, il Commissario straordinario e l’Autorità garante per la protezione dei dati personali perché si dia l’opportunità di svolgere test diagnostici gratuiti “per tutto il personale del sistema scolastico statale e paritario, incluso il personale supplente, in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche e nel corso dell’anno, nonché di effettuare test a campione per la popolazione studentesca con cadenza periodica”.

Il protocollo “contiene le misure da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale, ma anche impegni che guardano al futuro e al miglioramento della scuola come il contrasto delle classi cosiddette ‘pollaio’, una battaglia che porto avanti da tempo e che rappresenta per me una priorità”, scrive su Facebook la Azzolina, mentre per i sindacati è “innegabile” che si stiano mettendo sul piatto molte più risorse per la scuola. Il momento è stato definito “storico” perché “si superano le norme del 2008 che avevano portato ai tagli e, appunto, alle classi pollaio”, con riferimento alle norme dell’ex Ministro Gelmini che hanno comportato, fra l’altro, l’aumento del numero di alunni per classe.

I presidi dal canto loro riconoscono “l’impegno della Ministra nell’avviare un’inversione di tendenza sulle risorse investite nella scuola”, sottolineando che quello sottoscritto oggi è “un documento non solo tecnico, ma soprattutto politico, visti gli obiettivi che si propone di conseguire”. Ma il presidente Giannelli ha reiterato “la richiesta di chiarimenti urgentissimi circa l’ipotesi in cui l’istituzione scolastica non abbia la disponibilità degli spazi e dei locali idonei per la didattica in presenza con la garanzia del metro lineare di distanza in contesto statico previsto dalle norme anticontagio: come ho più volte ripetuto, come ANP che il ricorso alla didattica a distanza necessiti di una previsione normativa espressa”. Giannelli ha poi ribadito che “il Ministero deve fornire tempestivamente indicazioni precise sulle modalità di gestione dei lavoratori in condizione di fragilità, qualora ricorresse il caso di impossibilità della prestazione lavorativa sia in presenza (per il rischio che non è prevenibile con le misure di sicurezza e i DPI disponibili) sia in modalità agile (per la natura della prestazione stessa). Queste indicazioni devono essere esplicitate assolutamente prima dell’inizio dell’anno scolastico”.

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