Ancora sbarchi a Lampedusa: nella notte, con otto diverse imbarcazioni, sono arrivate circa 200 persone. Alcuni sono stati avvistati in mare e recuperati dalle motovedette, ma oltre metà dei migranti sono riusciti a raggiungere la terraferma in maniera autonoma. I nuovi arrivati sono stati poi trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola, dove al momento ci sono 910 persone a fronte dei 95 posti disponibili. In serata è previsto l’arrivo della nave quarantena ‘Azzurra’ inviata dal Governo per ospitare chi arriva sull’isola delle Pelagie. Azzurra, che può ospitare fino a 700 naufraghi, ha fatto questa mattina una sosta tecnica a Porto Empedocle per imbarcare personale sanitario e tecnico e per i controlli degli standard di sicurezza, poi ha ripreso la navigazione: il trasferimento dei migranti dell’hotspot inizierà già a fine giornata. Il ministero della Salute deciderà quante persone saliranno a bordo, mentre una volta che la nave sarà piena spetterà alle Capitanerie di Porto stabilire se rimarrà in rada a Lampedusa o se tornerà verso le coste siciliane.

A Porto Empedocle oggi si è verificata una nuova fuga, dopo quella, più grande, di una decina di giorni fa: cinquanta migranti tunisini sono riusciti a fuggire dalla tensostruttura della Protezione Civile, dopo aver scavalcato la recinzione. Quattro o cinque sono tornati, dopo qualche ora, spontaneamente, ma polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza stanno cercando le decine ancora in fuga.

Altri 83 arrivati due giorni fa nella struttura “Sweet Dreams” di Campomarino sono scappati dal centro. L’episodio è accaduto nel corso della scorsa nottata. Gli immigrati si trovano in quarantena in via precauzionale nonostante siano risultati negativi ad un primo test sul Covid-19. Sono in corso accertamenti da parte del Commissariato di Termoli.

Intanto, il Viminale ha avviato la nuova gara per il reperimento di una seconda nave sulla quale far svolgere la quarantena ai migranti che sbarcano in Italia. Inizialmente si era pensato di dislocare l’imbarcazione in Calabria ma non è escluso che, al termine della gara, possa invece anche questa essere ancorata al largo della Sicilia. In provincia di Catania, invece, tra Vizzini e Militello, si sta costruendo una tendopoli in una ex base dell’Aeronautica militare. L’allestimento è a carico della Croce Rossa e potrà ospitare alcune centinaia di migranti. La struttura, fanno sapere fonti del Viminale, sarà utilizzata per la quarantena solo in caso di emergenza, cioè se non dovessero esserci più posti disponibili negli altri Centri sparsi sul territorio.

Ieri sera, alcuni operatori sanitari sono entrati nell’hotspot di Lampedusa per eseguire i tamponi ai nuovi arrivati. Ma all’interno della struttura hanno potuto osservare che la maggior parte dei migranti non indossa le mascherine che sono state distribuite, nonostante sia impossibile rispettare il distanziamento, visto l’affollamento all’interno del centro. Da più parti si parla di emergenza sanitaria, ma mancano i dati dei positivi nelle statistiche ufficiali pubblicate dal Viminale. E anche la Regione Sicilia ha reso pubblici solo i numeri di chi ha fatto test e tamponi, ma non i contagiati. “Siamo preoccupati perché non c’è una adeguata attenzione rispetto ai protocolli sanitari nella gestione dei migranti – ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza – Quello che ho potuto verificare fino ad ora è un eccesso di promiscuità, così come mi ha colpito che nessuno dei migranti, nelle strutture in cui erano ospitati, portasse le mascherine. Non c’è alcun controllo sotto questo punto di vista”. Poi ha parlato della nave-quarantena: “Il Dipartimento per l’immigrazione mi ha confermato che questa notte verrà portata una nave per i migranti a Lampedusa.Vedremo come questo protocollo affidato alla Croce Rossa potrà realizzarsi”.

Situazione complicata anche a Caltanissetta, dove sono in arrivo altri 370 migranti al Cara di Pian del Lago. Martedì mattina gli ultimi 20 migranti che hanno terminato la quarantena saranno smistati in altre città italiane e lasceranno il posto ai nuovi profughi. “A Caltanissetta arriveranno altri 80 militari dell’esercito a protezione del Cara – ha annunciato il sindaco Roberto Gambino – e due squadre della Polizia di Stato. Sono sempre troppo pochi, così non va bene. La struttura sarà evacuata come ho chiesto ma aspettiamo altri arrivi. Quasi tutti gli ospiti hanno chiesto asilo politico e seguiranno il loro iter”.

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