Continuano a crescere i nuovi contagi di coronavirus in Italia: oggi se ne sono registrati 289, a fronte dei 212 di ieri. Ma crescono parallelamente all’aumento dei tamponi: 56.018, mentre martedì erano stati circa 48mila e lunedì 25mila. Sono gli ultimi dati forniti dal bollettino del Ministero della Salute in cui si evidenzia che solo due regioni, Umbria e Basilicata, non registrano nuovi positivi. Diminuiscono le vittime: nelle ultime 24 ore sono morte 6 persone (ieri erano 11). In totale, dall’inizio della pandemia, si sono ammalate 246.776 persone di Covid e 35.129 hanno perso la vita.

Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, il bollettino ministeriale comunica che i pazienti in terapia intensiva sono ora 38, in calo di 2 unità. Sono 11.847 quelli in isolamento domiciliare (+27), e 731 quelli ricoverati con sintomi. I guariti sono 199.031: da ieri sono 275 in più.

In Lombardia oggi non si è registrato nessun nuovo decesso e si contano 46 nuovi positivi (di cui 18 ‘debolmente positivi’ e 7 a seguito di test sierologici, precisa una nota della Regione). 161 i guariti. Dei nuovi casi, 13 sono in provincia di Milano (sei in città) 7 a Bergamo e 10 a Brescia. Zero nuovi contagi nelle province di Lodi, Pavia e Sondrio. I tamponi effettuati sono 8.658 per un totale complessivo di 1.280.533.

Nel Lazio oggi sono stati registrati 34 casi e zero decessi. Quasi la metà (16) sono contagi di importazione: 8 di nazionalità bengalese, tre provenienti dalla Spagna, due dalla Romania, due dall’India e uno da Afghanistan. Questa mattina sono iniziati i test al terminal dei bus a Tiburtina: i passeggeri del primo arrivo dalla Romania sono tutti negativi. A partire da venerdì i passeggeri che scenderanno dai pullman provenienti dall’Est a Roma Tiburtina saranno sottoposti anche al tampone rapido, oltre che al test sierologico. L’ordinanza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, entrata in vigore oggi, dispone infatti test sierologico ed eventuale tampone per chi arriva da Romania, Bulgaria e Ucraina. Una misura volta a prevenire il rischio contagio anche legato all’arrivo di molte badanti dall’est Europa, che poi lavoreranno a stretto contatto con gli anziani che assistono, tra le categorie più a rischio per il Covid.

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