Attualità

Bocelli al convegno di Sgarbi: “Umiliato dal lockdown”. E dubita della gravità della pandemia: “Non conosco nessuno finito in rianimazione”

di Manolo Lanaro

C’era anche il cantante lirico Andrea Bocelli all’evento organizzato in Senato “Covid-19 in Italia: tra informazione, scienza e diritti’, organizzato da Armando Siri e Vittorio Sgarbi, con la partecipazione di Matteo Salvini, e considerato da molti “negazionista“. Il tenore ha dichiarato di essersi sentito “umiliato e offeso come cittadino” quando “mi è stato vietato di uscire di casa”. E ha confessato “di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto perché non mi sembrava giusto, né salutare rimanere in casa”. “Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D”, ha continuato. Già nella parte introduttiva del suo discorso, dopo aver parlato della sua esperienza con il virus, Bocelli ha minimizzato, dicendo di “aver speso dubbi sulla pandemia” anche in casa. “Man mano che il tempo passava, io conosco un sacco di gente, ma non conoscevo nessuno che fosse finito in terapia intensiva. E allora tutta questa gravità…”, ha concluso.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione