Dai Balcani all’Europa occidentale la pandemia continua a creare allarme, con nuovi focolai e curve epidemiologiche che segnano tendenze al rialzo dei contagi. È il caso della Francia, dove il numero dei nuovi casi è aumentato del 26% in una settimana: nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati più di mille e sono dieci i decessi attribuiti al Covid-19. L’allerta resta alta anche in Spagna, dove la curva continua a salire: 971 i nuovi positivi nell’ultimo giorno, concentrati soprattutto in Aragona, Catalogna e Madrid. “Forse siamo nella seconda ondata, dobbiamo vedere quello che succede nelle prossime settimane”, ha detto María José Sierra, del Centro per le allerte e le emergenze. Per l’esperta è essenziale “individuare i casi precocemente” e ha ricordato che attualmente sono 281 i focolai attivi, che riguardano tremila persone. La provincia dove si registra il maggior numero di nuovi casi è l’Aragona, con 415 contagi, seguita dalla Catalogna con 182 e da Madrid con 102.

In Romania invece preoccupa, a differenza della prima ondata di pandemia, la seconda, che in queste settimane l’ha trasformata in uno dei maggiori focolai d’Europa. Certamente nel primo dei Balcani. Nelle ultime 24 ore è stato battuto il nuovo record: 1.112 casi che hanno portato il totale a 41.275 infetti con 2.126 decessi, 25 da ieri. La capitale Bucarest è la più colpita e il 22 luglio il governo ha deciso il lockdown del villaggio di Cartojani, provincia di Giurgiu, nell’estremo sud del paese, dove si è registrata la media di oltre 3 casi al giorno su mille abitanti nell’ultima settimana.

In Belgio i contagi sono cresciuti del 91% rispetto alla settimana precedente ed è stato introdotto l’obbligo della mascherina nei mercati all’aperto, mentre il Regno Unito ha stabilito che il dispositivo dovrà essere indossato in tutti i negozi, inclusi ristoranti o caffè che offrono il takeaway. La Germania invece registra circa 2mila nuove infezioni tutte ricollegate al focolaio scoppiato nel mattatoio di Toennies nella città di Rheda-Wiedenbrueck, in Nord Reno-Vestfalia.

La pandemia avanza anche negli Stati Uniti, che superano i quattro milioni di casi, dei quali quasi un quarto – circa 970mila – sono stati rilevati nelle ultime due settimane. Più di 144mila i decessi. L’India invece ha riportato un nuovo record di contagi giornalieri con 45.720 infetti (in totale più di 1,2 milioni). In Sudafrica, infine, un nuovo rapporto delle autorità sanitarie mostra più di 17mila decessi ‘in eccesso’ dal 6 maggio al 14 luglio rispetto ai dati degli ultimi due anni.

Romania – Non passa giorno che il numero di infetti non superi quello del giorno precedente, e nelle ultime 24 ore è stato battuto il nuovo record: 1.112 casi. L’aspetto da tenere in considerazione, restando alle statistiche, è che la crescita dei contagi va di pari passo con l’aumento dei test che si effettuano quotidianamente anche per richiesta degli stessi cittadini. A loro, in questo periodo di vacanza, è richiesto appunto il test anti-covid per poter entrare in paesi come la Grecia (con validità 72 ore) o addirittura transitare per l’Ungheria (il percorso principale che porta, in macchina, verso l’Europa occidentale). Sono stati 8.107 i test realizzati su richiesta spontanea degli utenti sui 20.085 totali nelle ultime 24 ore. Le autorità hanno mostrato di non voler ricorrere per ora nuovamente al lockdown, anche in linea con le richieste dell’Unione Europea, ma il premier Ludovic Orban qualche giorno fa ha lasciato intendere che la soluzione non è del tutto da escludere. “Non desideriamo imporre alcun’altra restrizione – ha detto il primo ministro – nessuna misura che abbia un effetto negativo sull’economia, ma tutto dipende dal rispetto delle regole e dall’evoluzione della pandemia”.

Germania – Le autorità regionali tedesche avevano ripristinato alcune restrizioni nelle aree di Guetersloh e Warendorf a fine giugno dopo il rilevamento dei primi casi legati al mattatoio-focolaio della Tonnies. Il ministro della Sanità dello stato della Renania settentrionale-Vestfalia, Karl-Josef Laumann, ha dichiarato che le autorità ora collegano 2.119 casi al focolaio nel mattatoio Toennies. Il blocco parziale è stato revocato e il macello è stato riaperto, con migliori precauzioni igieniche.

Belgio – Tra il 13 e il 19 luglio scorsi i nuovi casi segnalati mediamente ogni giorno sono stati 192, il 91% in più rispetto alla settimana precedente. Lunedì scorso i nuovi casi di contagio hanno registrato un picco toccando i 370. Di questi 207 hanno riguardato persone con età compresa tra i 20 e i 49 anni e 56 giovani tra i 10 e i 19 anni. Dall’inizio dell’epidemia i casi di coronavirus diagnosticati nel Paese sono stati in tutto 64.627. Tra le decisioni c’è quella di ampliare l’uso obbligatorio delle mascherine nei luoghi pubblici e nelle strade commerciali e turistiche, nei mercati all’aperto, nei luoghi a forte frequentazione pubblici o privati, ha spiegato la prima ministra Sophie Wilmès in conferenza stampa. I clienti dovranno inoltre lasciare un recapito al locale in cui sono stati per poter essere ricontattati in caso di necessità. I negozi aperti la sera dovranno chiudere alle 22, mentre per tutti i cittadini belgi che si sono recati in vacanze all’estero sarà obbligatorio riempire un formulario online al ritorno.

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