Per una macabra coincidenza il corpo di Naya Rivera è stato ritrovato nel settimo anniversario della morte della co-star di “Glee” Cory Monteith, ucciso nel 2013 a Vancouver in Canada da una overdose di alcol e eroina: la tragica scomparsa di Cory seguì quella di un altro protagonista, Mark Salling, con cui Naya aveva avuto una relazione tra il 2017 e il 2010, avevano già da tempo gettato sullo show della Fox l’aura di una maledizione. Mark si era impiccato due anni fa a Los Angeles un anno dopo essere stato riconosciuto colpevole di possesso di pornografia infantile. Altre morti precoci: un aiuto regista, Jim Fuller, era rimasto vittima nel sonno di un attacco di cuore sette anni fa, mentre nel 2014 l’assistente alla produzione Nancy Motes, la sorella di Julia Roberts, si era tolta la vita.

“Riposa dolcemente, cara Naya. Che forza che eri”, ha commentato su Twitter Jane Lynch, che nella serie aveva avuto la parte dell’allenatrice Sue Sylvester. Max Adler – il giocatore di football Dave Karofsky – è seguito a ruota con una serie di emoji a forma di lacrime e di cuori spezzati. Altri due attori del cast, Amber Riley e Kevin McHale, hanno invece implorato i fan di mostrare compassione e empatia per colleghi che non si sono espressi sui social dopo la scomparsa di Naya: questo dopo che una delle protagoniste della serie, Lea Michele, aveva disattivato il suo account Twitter dopo esser stata bombardata di insulti e minacce per il suo silenzio.

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Naya Rivera, recuperato il corpo senza vita: “È morta per salvare il figlio di 4 anni, ha dato tutte le sue forze per riportalo sulla barca”

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