Salgono ancora i contagi di coronavirus in Italia: 229, contro i 193 di ieri. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero dei casi totali sale così a 242.363. Calano ancora le vittime: 12, contro le 15 del giorno precedente. In totale, dall’inizio dell’emergenza, sono morte 34.926 persone. Il dato dei contagi va letto però tenendo conto dell’incremento di tamponi: 52mila test, 2mila in più da ieri, per un totale di 5 milioni e 800mila.

Scendono a 69 i pazienti affetti da Covid in terapia intensiva, due in meno di ieri. Quasi la metà (30) sono in Lombardia, seguita da Lazio (13), Piemonte e Emilia Romagna (10). I ricoverati con sintomi sono 871, diciotto in meno da ieri, mentre altre 12.519 persone si trovano in isolamento domiciliare, in calo rispetto a ieri. I guariti sono invece 193.978, 338 in più di ieri.

Sei Regioni – più le provincie autonome di Trento e Bolzano – non hanno segnalato nessun nuovo caso nelle ultime 24 ore. In Lombardia i nuovi casi sono poco più della metà del totale – 119 – e si registrano 5 nuovi decessi. Di questi, 35 sono nella provincia di Milano (di cui 15 in città) 28 a Bergamo, 15 a Mantova e 14 a Brescia. Non ci sono nuovi casi a Lodi, la provincia dove si è originato uno dei primi focolai in Italia, e si conta un solo positivo a Sondrio, Lecco e Como. Salgono ancora i guariti e i dimessi, che sono 217 in più rispetto a ieri. Ma a Bergamo si guarda al futuro con prudenza: “Ora non possiamo essere impreparati – Luca Lorini, direttore del reparto di Rianimazione e terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII – Dobbiamo preparare il futuro. Non possiamo smontare tutto adesso”.

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