Oltre 6 milioni di persone in lockdown in Australia a causa di un aumento dei casi di coronavirus a Melbourne. Il Victoria, dove si trova la città colpita, e il New South Wales, gli stati australiani più popolosi, saranno chiusi per la prima volta dall’inizio della pandemia di Covid-19, secondo quanto annunciato dalle autorità che hanno anche deciso di inviare militari e polizia al confine. Il Victoria ha registrato il picco giornaliero più alto con 127 nuovi casi, di cui 16 in un popolosissimo condominio popolare. Nello stato sono 2.663 le persone contagiate e 22 le vittime. La capitale di Victoria nelle ultime due settimane ha registrato oltre il 95% delle infezioni in tutto il Paese. Percentuale che ha messo in allarme il governo che ha deciso per la chiusura a partire da mercoledì: a poter attraversare il confine sarà solo chi è munito di un permesso. Il premier di Victoria, Daniel Andrews, ha dichiarato che si è trattato di una decisione congiunta presa con il primo ministro Scott Morrison e il premier del New South Wales, Gladys Berejiklian: “Questa è una di quelle misure precauzionali, è una di quelle cose che penso ci aiuteranno in termini più ampi a contenere la diffusione del virus”, ha detto.

Intanto, negli Stati Uniti calano per il secondo giorno consecutivo i contagi da Covid-19, che rimangono comunque tra i più alti al mondo, con 39.379 nuovi casi e 234 decessi nelle ultime 24 ore. Nonostante la crisi, il presidente Donald Trump ha deciso di portare avanti la propria campagna elettorale in vista delle presidenziali di novembre, così ha sfidato le raccomandazioni delle autorità sanitarie organizzando un comizio in New Hampshire. L’appuntamento è per il prossimo sabato e sarà all’aperto, all’aeroporto di Portsmouth. “Non vediamo l’ora di dare il benvenuto ai patrioti che parteciperanno al rally e celebreranno l’America”, afferma Hogan Gidley, il portavoce della campagna di Trump.

Mentre l’India diventa il terzo Paese al mondo per numero di contagi totali, superando con 697.413 casi la Russia, la Svizzera ha deciso di tentare di frenare i casi di Covid-19 imponendo l’uso della mascherina sui mezzi pubblici a tutte le persone di almeno 12 anni. Chi si rifiuta di rispettare le misure dovrà lasciare il mezzo alla fermata successiva.

Più restrizioni anche in Israele dove il governo, dopo che Netanyahu ha dichiarato che il Paese si trova di nuovo in uno “stato d’emergenza”, da stamattina ha imposto nuove regole di distanziamento sociale, dopo l’aumento di casi di coronavirus registrati negli ultimi giorni. Limite di 50 persone per gli ingressi nelle sinagoghe, bar ed eventi, mentre si stanno valutando nuove disposizioni che potrebbero riportare il Paese ad un regime prossimo al lockdown. Una riunione ristretta di governo dedicata all’emergenza è in programma oggi per stabilire i provvedimenti per fermare la “seconda ondata”: “Siamo nel mezzo di un nuovo attacco del coronavirus”, ha detto domenica il premier.

E una buona notizia arriva dalla Francia. A Parigi ha riaperto le porte, anche se con ingressi limitati e mascherine obbligatorie, il Louvre. Inoltre, le gallerie dove il distanziamento sociale è difficile da attuare, rimarranno chiuse. Con 10 milioni di visitatori ogni anno, gran parte stranieri, il Louvre è il museo più visitato al mondo. Tuttavia, durante il lockdown, si calcola che siano andati persi oltre 40 milioni di euro per le mancate vendite dei biglietti di ingresso.

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