“Abbiamo visto la morte dei pazienti nei nostri occhi, adesso vogliamo rispetto”. È questo l’appello dei mille infermieri che questa mattina si sono riuniti in piazza Duomo a Milano. Arrivano da tutta Italia per chiedere al governo di “non essere trattati da eroi, ma da professionisti”. Si sentono “sedotti e abbandonati” perché fino ad ora hanno ricevuto “solo promesse e qualche mancia dalle regioni”. Misure che non bastano per una categoria che in Italia ha i salari tra più bassi d’Europa. “Con un grado di anzianità D4, quindi piuttosto avanzato guadagnano circa 1650 euro netti, mentre un neo assunto guadagna 1400 euro” racconta un infermiere bresciano. Non vogliono dei bonus o delle mance, ma dei “riconoscimenti strutturali e un coinvolgimento nei processi organizzativi, cosa che durante la pandemia non c’è stata, nelle task force non c’erano infermieri e si è visto il risultato”. Ma non è solo un problema di salari, ma anche di carenza del personale. “In Germania ci sono circa 8 infermieri ogni mille abitanti, mentre in Italia 3,9. Un numero insufficiente – conclude un dirigente nazionale del sindacato Nursing Up – non ci bastano più le chiacchiere, adesso vogliamo i fatti”

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