Per la prima volta Twitter dice la sua e verifica le affermazioni di uno dei suoi user più accaniti: il presidente americano Donald Trump. Il social, infatti, ha definito i tweet del tycoon “potenzialmente fuorvianti”. Il presidente degli Stati Uniti, però, non ha apprezzato l’intervento del social, che ha accusato di interferire nelle elezioni presidenziali 2020. Non solo poche ore dopo ha di nuovo twittato contro i social media, ipotizzando di chiuderli. “I repubblicani – ha scritto il presidente – sentono che le piattaforme dei social media mettono completamente a tacere le voci dei conservatori. Faremo dei regolamenti oppure li chiudiamo, perché non possiamo permettere che questo accada. Abbiamo visto cosa hanno cercato di fare, e non è riuscito loro, nel 2016. Non possiamo permettere che ciò accada di nuovo, in maniera più sofisticata. Proprio come non possiamo permettere che elezioni per posta mettano radici nel Paese”.

L’intervento di Twitter – Non era mai accaduto prima che il sito di microblogging andasse a verificare il contenuto dei post di Trump. Nello specifico, l’azione di fact checking, recentemente introdotta per contrastare la diffusione di fake news, si è concentrata su due tweet nei quali il tycoon sostiene che il voto per posta che alcuni Stati vogliono utilizzare nelle presidenziali di novembre per prevenire la diffusione del contagio da Covid-19 porti a manipolazioni e brogli. I post sono stati così bollati dalla piattaforma come non veritieri e i lettori sono stati anche avvertiti di “verificare i fatti” reindirizzandoli verso una serie di articoli e fonti (tra cui Cnn e il Washington Post) che confutano le affermazioni del presidente.

A quel punto Trump, che è seguito da 80 milioni di follower, ha accusato il social media di “interferire nelle elezioni presidenziali 2020” e ha a sua volta bollato come diffusori di fake news Cnn e Washington Post. “Stanno dicendo che la mia affermazione sul voto per posta, che porterà a una massiccia corruzione e frode, è errata, basandosi sul controllo dei fatti da parte di CNN, Amazon, Washington Post – ha scritto il presidente Usa – Twitter sta soffocando completamente la libertà di parola e io, come presidente, non permetterò che accada!”. Il portavoce di Twitter, Nick Pacillo, non ha voluto commentare il fatto che il nuovo strumento di fact checking possa essere nuovamente applicato a Trump.

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