Milioni di visualizzazioni sui social, che hanno innescato polemiche e reazioni proprio nelle ore in cui a Minneapolis, Minnesota, in centinata protestano dopo la morte di George Floyd, afroamericano disarmato soffocato con un ginocchio sul collo dagli agenti. Il caso di New York, anche questo di matrice razzista, nasce dal video di un 57enne afroamericano, birdwatcher a Central Park. Riprende col cellulare una donna, Amy Cooper, che non teneva il cane al guinzaglio, trasgredendo così le regole del parco. L’uomo le chiede di legarlo ma lei si rifiuta. Gli si avvicina – mentre lui le chiede di non farlo viste le regole del distanziamento sociale per Covid-19 – e lo minaccia: “Chiamo la polizia e dico che c’è un afroamericano che sta minacciando la mia vita”. E così parla agli agenti con voce concitata mentre continua a trascinare il cane per il collare, arrivando quasi a soffocarlo. Un episodio sul quale la città di New York ha deciso di indagare per razzismo: la donna potrebbe quindi essere sanzionata con una multa per risarcire la vittima. “I tentativi di intimidire le persone afroamericane minacciando di chiamare la polizia è una lunga e dolorosa storia, inaccettabile”, afferma la commissione sui diritti umani della giunta di Bill de Blasio.

Nel giro di 24 ore dalla diffusione del video la donna, Amy Cooper, ha rinunciato al cane, si è scusata pubblicamente ed è stata licenziata dalla banca di investimenti a Wall Street per la quale lavorava, che ha affermato di poter “tollerare nessuna forma di razzismo”. L’uomo che ha documentato l’episodio, Christian Cooper, in un’intervista al New York Times si è detto “a disagio” per tutto “la tempesta”, compreso il licenziamento, che si è scatenato sulla donna. Ma ora anche

Le scuse di Amy Cooper – Nelle sue scuse pubbliche, la donna afferma di aver interpretato le parole di Cooper come una minaccia e poi aggiunto: “Sono conscia del dolore che questa mia interpretazione sbagliata e parole non ponderate sulla razza hanno provocato e non avrei mai immaginato di essere coinvolta in un incidente del genere”. Nell’intervista al Times, Cooper ha raccontato di essere “stato molto chiaro con la donna dicendole che avrei filmato tutto fino quando avrebbe continuato a violare le regole”, riferendosi all’obbligo di tenere cane al guinzaglio. Ed ha spiegato che questo è il suo modo di “non piegarsi, non dare potere” ai pregiudizi contro di lui in quanto afroamericano. “Sono uno dei pochi maschi afroamericani che vanno in quella parte del parco per fare birdwatching – ha aggiunto – e ho sempre saputo che se mi aggiro tra i cespuglio per vedere un esemplare raro, tenendo un oggetto metallico in mano, vengo osservato in un modo diverso rispetto a un bianco dalla polizia“. “Se il nostro obiettivo è cambiare i fattori che provocano questa situazione, non sono sicuro che sconvolgere la vita di questa giovane donna aiuti all’obiettivo”, ha detto al New York Times il 57enne laureato ad Harvard, che lavora nelle comunicazioni, e che ha la passione per il birdwatching che lo porta a passeggiare la mattina presto nel famoso parco newyorkese.

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