Il coronavirus rallenta e per la prima volta dall’inizio dell’emergenza si registrano meno di mille nuovi casi accertati nell’arco di 24 ore. L’ultima giorno con una crescita meno forte risale al 6 marzo, in epoca pre-lockdown, quando i casi furono 778 mentre non si scendeva sotto i 1.000 da un mese. Nell’ultima giornata sono stati 802 i contagi scoperti, con un incremento dello 0,36%, mentre si registrano altri 165 morti. Ancora in aumento i dimessi-guariti, con 2.155 persone in più rispetto a sabato che hanno sconfitto il Covid-19. Calano anche i ricoverati (-216) e le persone in terapia intensiva (-7). Crollano le nuove positività anche in Lombardia, dove si registrano 282 nuovi malati su 7.369 tamponi effettuati (compresi i test per la negativizzazione) e altre 62 vittime.

Dall’inizio della pandemia, quindi, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 219.070, mentre i 165 morti nelle ultime 24 ore portano il totale delle vittime a 30.560. Gli attualmente positivi sono 83.324, con una decrescita di 1.518 assistiti rispetto a sabato. Tra gli attualmente positivi 1.027 sono in cura nelle terapie intensive, con una decrescita di 7 pazienti nelle ultime 24 ore. I ricoverati con sintomi sono 13.618, mentre 68.679 persone, pari al 82% dei malati, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 105.186. L’incremento dello 0,36% dei casi totali rispetto a sabato è il miglior andamento di sempre dal 21 febbraio.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.190 in Lombardia, dove il totale dall’inizio della pandemia è di 81.507 contagi e 14.986 morti. Nel Milanese si registrano 104 in più di ieri per un totale di 21.376 di cui 9.019 a Milano città, dove l’aumento è stato in un giorno di 54. Numeri bassi anche nelle altre province: 24 a Bergamo, 44 a Brescia, sette a Lodi, sei a Cremona e uno solo a Mantova.

In Piemonte invece sono 13.650 gli attualmente positivi, 7.191 in Emilia-Romagna, 5.591 in Veneto, 4.147 in Toscana, 2.900 in Liguria, 4.286 nel Lazio, 3.251 nelle Marche, 1.915 in Campania, 786 nella Provincia autonoma di Trento, 2.669 in Puglia, 2.069 in Sicilia, 851 in Friuli Venezia Giulia, 1.671 in Abruzzo, 459 nella Provincia autonoma di Bolzano, 113 in Umbria, 515 in Sardegna, 113 in Valle d’Aosta, 596 in Calabria, 143 in Basilicata e 218 in Molise.

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