Ancora qualche settimana e la fase più dura e restrittiva dell’emergenza Covid-19 terminerà per lasciare posto alla tanto agognata “fase 2”, quella che vedrà ripartire – seppure lentamente – l’apparato produttivo italiano e quindi l’economia, e che (si spera) ristabilirà man mano gli equilibri del Paese intero. Gli effetti di questo stop forzato, però, sono ancora tutti da vedere: cambieranno (necessariamente) le abitudini sociali e cambieranno, di conseguenza, anche quelle di acquisto e consumo.

Per quanto riguarda le possibili conseguenze sul settore automotive, il centro studi di AutoScout24 ha sondato le intenzioni di acquisto dei propri clienti, chiedendo se sarebbero ancora intenzionati a scegliere un’auto usata. Tra chi lo era anche prima dell’inizio dell’emergenza, solo il 3% ha risposto di no: una scelta legata a incertezze lavorative e quindi alla paura di veder calare il proprio reddito. Di base, però, la scelta dell’auto usata è ancora valida, tanto che l’82% degli intervistati dice di aver intenzione di eseguire tutte le procedure online, altri ancora (11%) di gestire l’acquisto a distanza; il 71%, invece, ha dichiarato di voler aspettare un periodo più stabile per comprare l’auto nuova (ma usata).

Secondo l’indagine, poi, non ci si dovrebbero aspettare grandi variazioni neppure per quanto riguarda la scelta delle alimentazioni. L’84% conferma quanto previsto prima dell’emergenza: al primo posto tra le preferenze troviamo sempre il diesel (45%), poi benzina (39%) e ancora Gpl e metano (9%), infine ibride ed elettriche (7%), per le quali si è rivelato anche un 10% di intervistati che ha dichiarato di aver cambiato idea e voler acquistare una delle due a basse emissioni.

Un’altra domanda cruciale è quella strettamente legata alla mobilità e che ha indagato in che modo gli italiani torneranno sulle strade passato il periodo di lockdown. Come è facile immaginare, la stragrande maggioranza (90%) ha dichiarato che tornerà a muoversi con la propria auto, sia per avere più autonomia (60%) sia per ridurre qualsiasi possibilità di contagio (27%), che sui mezzi pubblici si potrebbe presentare più facilmente; c’è poi chi utilizzerà la moto (17%), chi andrà a piedi, potendolo fare (13%) e poi anche chi sceglierà la bici (10%). Uno scarso 6% parla di un ritorno sui mezzi pubblici e solo l’1% si affiderà ancora ai servizi di sharing.

Il budget per l’acquisto dell’auto usata si ridurrà (anche se non di molto) per il 42% degli intervistati: il 28% spenderà fino a 10 mila euro, il 20% tra 11 mila e 15 euro, il 18% tra 16 mila e 20 mila euro, e infine il 34% predisporrà un budget di oltre 21 mila euro.

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