Ci sono altre 542 persone che sono morte per il coronavirus in Italia. E altri 3.836 nuovi contagi. Un dato che porta la curva di crescita al 2,82%. Un trend più o meno stabile: ieri – con 3.039 nuovi contagi e 604 morti – l’indice di crescita era al 2,29%, lunedì invece al 2,79%, con 3.599 casi e 636 vittime, mentre domenica la curva era al 3,46%. Insomma il virus rallenta, decelera, ma continua la sua marcia e la curva del contagio si è ormai stabilizzata in quella fase che gli specialisti chiamano plateau: cioè un momento stabile, successivo al picco dei casi ma precedente a una massiccia diminuzione. “Dobbiamo mantenere alta la guardia e mettere in atto tutti quei comportamenti consigliati dagli esperti per evitare diffusione del virus”, ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, durante la conferenza stampa quotidiana, ribadendo la necessità di mantenere le misure di contenimento. “Aprire o pensare di aprire in questa fase è abbastanza difficile, non siamo in una diminuzione netta ma in un rallentamento della velocità. Siamo in un momento dove si comincia a vedere la luce ma l’allarme è tutt’ora massimo. Le misure di contenimento hanno avuto un riscontro preciso e continuare con queste misure ci può portare all’abbattimento della curva che è ancora vulnerabile e può risalire”, ha invece commentato il vicedirettore dell’Oms Ranieri Guerra.

I dati: record di guariti – In totale, quindi, il numero dei contagiati – compresi morti e guariti – è di 139.422, quello delle vittime di 17.669. Per il quinto giorno consecutivo calano ancora i ricoveri in terapia intensiva: sono 3.693 i pazienti nei reparti, 99 in meno rispetto a ieri. Dei 95.262 malati complessivi, 28.485 sono poi ricoverati con sintomi – 233 in meno rispetto a ieri – e 63.084 sono quelli in isolamento domiciliare. Fa registrare un record positivo il numero di guariti, che in totale sono 26.491 con 2.099 persone che hanno sconfitto il virus nelle ultime 24 ore. È l’incremento più alto mai registrato dall’inizio dell’emergenza. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.555. “C’è un serbatoio di asintomatici che continua a garantire la circolazione del virus“, ha avvertito il numero due dell’Oms Guerra.

Lombardia, 238 morti e altri 1.089 casi – Nella Regione più colpita – dove secondo l’assessore al Welfare Giulio Gallera è “scoppiata una bomba atomica” – si registrano altri 238 morti che fanno salire il totale delle vittime sale a 9.722. Ieri è stato registrato un aumento di 297 decessi sul giorno precedente. Il numero dei positivi sale a 53.414 con 1.089 casi in più rispetto a ieri: la curva di crescita è al 2,08%. Martedì i nuovi positivi erano 791, con la curva di crescita all’1,5%: il trend è in leggero aumento. Secondo l’assessore regionale la crescita minima della curva è giustificata dal numero di tamponi effettuati, 8.226 contro circa 4.300, quasi il doppio. Si tratta quindi, ha spiegato Gallera, di “dati positivi“. “Siamo molto vicini ad un momento in cui il primo tempo della nostra battaglia è finito“, ha detto l’assessore. In Lombardia continua comunque a diminuire la pressione sugli ospedali: le persone ricoverate in reparti non di Terapia intensiva sono 11.719, 114 meno di ieri, mentre sono 1.257 quelli in Rianimazione, 40 pazienti in meno nelle ultime 24 ore.

I dati Regione per Regione – Per quanto riguarda le altre Regioni sono 13.110 i malati in Emilia-Romagna (62 in più rispetto a ieri), 10.171 in Veneto (+206), 10.989 in Piemonte (+285), 3.562 nelle Marche (-176), 5.557 in Toscana (+130), 3.245 in Liguria (+33), 3.448 nel Lazio (+83), 2.859 in Campania (+94), 1.415 in Friuli Venezia Giulia (+36), 1.940 in Trentino (+50), 1.281 in provincia di Bolzano (-20), 2.238 in Puglia (+101), 1.893 in Sicilia (+34), 1.534 in Abruzzo (+43), 823 in Umbria (-23), 606 in Valle d’Aosta (+13), 840 in Sardegna (+19), 755 in Calabria (+22), 181 in Molise (-4), 270 in Basilicata (+5). Quanto alle vittime, se ne registrano 2.234 in Emilia-Romagna (+54), 736 in Veneto (+41), 1.378 in Piemonte (+59), 652 nelle Marche (+22), 392 in Toscana (+23), 654 in Liguria (+34), 221 in Campania (+5), 244 nel Lazio (+6), 169 in Friuli Venezia Giulia (+5), 219 in Puglia (+10), 183 in provincia di Bolzano (+9), 133 in Sicilia (+8), 179 in Abruzzo (+7), 50 in Umbria (+1), 102 in Valle d’Aosta (+2), 255 in Trentino (+11), 60 in Calabria (+0), 59 in Sardegna (+7), 13 in Molise (+0), 14 in Basilicata (+0). I tamponi complessivi sono 807.125, dei quali oltre 409mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

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