La “battaglia contro il Coronavirus” prosegue, ma, “bisogna evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo e astenersi dal pensare che sia arrivato il momento di tornare alla normalità“. Con queste parole Domenico Arcuri, durante la conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza frena sull’ottimismo dato dai numeri degli ultimi giorni che vedono un trend positivo della curva dei contagi. Numeri che continuano sullo stesso ritmo anche oggi: i nuovi casi sono 4805, mentre i morti sono 681. In totale sono 124632 i casi dall’inizio dell’epidemia. La guardia però non va abbassata, come ha ricordato anche il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, durante la conferenza stampa quotidiana. “Il pericolo non è scampato“, ha detto l’esperto, richiamando al rispetto delle norme. Lo sforzo per affrontare l’epidemia, ha sottolineato in mattinata il commissario, “è stato gigantesco”. “I posti letto in terapia intensiva sono diventati 9.284, cioè il 79% in più rispetto agli iniziali 5179″, ha detto, mentre “nei reparti in malattia infettiva e pneumologia ci sono 69.890 rispetto a 34.420, oltre quattro volte di più”. Ma l’impegno sarà ripagato solo “se ognuno farà la sua parte”. Il riferimento è alle immagini circolate sui social che mostrano un aumento delle persone in circolazione, che, dice ancora Arcuri “vanno deplorate”. Secondo i dati diffusi da Fabrizio Sala, vicepresidente della regione Lombardia, il dato della mobilità nella regione più colpita è negativo: siamo al 38%, il dato più alto dal 20 marzo”. Percentuali che hanno spinto la regione Lombardia ad emanare una nuova ordinanza: da domani, fa sapere in una nota, si potrà uscire solo con naso o bocca coperti, e cioè, si legge, “con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe”.

Al momento l’unica data indicata per un (lento) inizio della ripresa è quella inserita nell’ultimo dpcm, e cioè il 13 aprile. Difficile però, come ricordando gli esperti, pensare di tornare rapidamente alla normalità: la cosiddetta fase 2, quella di convivenza con il virus, ci imporrà ancora rigide distanze interpersonali, “l’unica arma per ridurre il contagio”, come l’ha definita il ministro della Salute Roberto Speranza. Bisognerà, secondo il viceministro Pierpaolo Sileri, intervenuto all’appuntamento streaming del sabato dell’Associazione Luca Coscioni “convivere con il virus e con il distanziamento sociale fino al vaccino”. Ma non solo: “Dovremo investire in educazione, abituarci all’uso delle mascherine, che sono in arrivo. Ne serviranno milioni”, dice Sileri. Finché non sarà disponibile un vaccino, conclude, “è ipotizzabile il verificarsi di nuovi focolai, ma sicuramente saranno più controllabili”. Secondo un’analisi del Corrirere della Sera, per la riapertura di negozi e bar, invece, ci vorrà ancora molto. A “decidere” il quando sarà l’andamento dell’indice R con zero, l’indice di contagio, che ora oscilla intorno a 1 ma deve scendere almeno fino a 0,5. Intanto, fa sapere il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in un’intervista al quotidiano di via Solferino, sono stati sbloccati i permessi di 50 aziende per la produzione di mascherine, introvabili ma necessarie per la “fase 2”. È di oggi, inoltre, la notizia della morte di un agente della scorta del premier Giuseppe Conte, Giorgio Guastamacchia. Il poliziotto non aveva avuto recenti contatti con il presidente del Consiglio. In mattinata sono arrivati a Pratica di Mare ulteriori aiuti: un’equipe di 30 medici dall’Ucraina. Mentre si attendono gli aerei dall’Egitto.

CRONACA ORA PER ORA

20.03 – Pregliasco: “Giusto obbligare le persone a uscire con la mascherina”
“È corretto uscire con la mascherina. In Lombardia per precauzione dovremmo considerarci tutti positivi a Covid, inoltre vedere le persone con naso e bocca coperte rafforza il messaggio di distanziamento sociale, importante per non far tornare il virus a correre”. A dirlo all’Adnkronos Salute è il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco, commentando l’ordinanza del presidente della Regione Lombardia.

18.48 – Locatelli (Css): “Misure di contenimento hanno salvato più di 30mila vite”
“Uno studio autorevole ha di fatto definito in almeno superiori a 30mila il numero delle vite che sono state salvate o delle morti evitate attraverso queste misure di contenimento”. Lo ha detto in conferenza stampa il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) Franco Locatelli.

18.43 – Css: “Uso mascherine? Fondamentale distanza”
“Le mascherine sono utili per prevenire il contagio da parte di un soggetto con Covid-19. L’idea che esista una quota di asintomatici infettanti può essere di utilità, ma la misura fondamentale è quella del distanziamento sociale. In questo momento noi non abbiamo dato” l’utilizzo obbligatorio come indicazione. Lo ha detto in conferenza stampa il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) Franco Locatelli.

18.25: Locatelli (Css): “Il pericolo non è scampato. Non abbiamo superato fase critica”
“Il pericolo non è scampato, ma è solo la dimostrazione che quanto messo in atto è servito per contenere la diffusione epidemica”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. “Se guardiamo ai numeri, dal 27 marzo a oggi in 9 giorni si è passati da più di 120 accessi nelle terapie intensive ad un saldo negativo di 74 malati, che non sono più oggi nelle terapie intensive rispetto al numero di ieri. Anche il numero di deceduti si è ridotto dai 970 ai 680 attuali. Ma non abbiamo superato la fase critica. Il pericolo non è scampato, non abbiamo scampato proprio nulla”, ha aggiunto.

18.14 – 124632 casi totali: superati i 15mila morti

Sono in tutto 124632 i casi totali da inizio epidemia. Di questi 3994 sono in terapia intensiva, un numero in calo di 67 unità rispetto a ieri. Crescono invece i morti: sono 681 più di ieri, in totale 15632. 20996, invece, i guariti

18.07 – A Milano 428 nuovi contagiati
Crescono ma a ritmi sempre più contenuti i dati dei contagi nelle province lombarde, con Milano prima per numero di covid positivi con 10819 contagiati, 428 più di ieri. In città, in particolare, sono cresciute di 178 le persone risultate positive, arrivate così a 4362.
A Bergamo i positivi sono 9588, in crescita di 273, a Brescia 9189 (+166), a Como 1319 (+63), a Cremona 4154 (+57), a Lecco 2238 (+24), in Monza brianza 2935 (+161), a Mantova 1981 (+97), a Pavia 2499 (+168), a Varese 1148 (+63). “ormai sono numeri molto bassi” il commento dell’assessore lombardo Giulio Gallera.

17.48 – Nuova ordinanza in Lombardia: in giro solo con protezione per naso e bocca
In Lombardia si dovrà andare in giro indossando la mascherina o comunque con una protezione su naso e bocca: è quanto prevede la nuova ordinanza del governatore Attilio Fontana che entrerà in vigore domani.

17.39 – In Emilia-Romagna 16540 positivi: 608 in più
Sono 16.540 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 608 in più rispetto a ieri; 67.075 i test effettuati, 3.393 in più. I decessi sono passati da 1.902 a 1.977: 75 in più, quindi, di cui 51 uomini e 24 donne. Questi i dati – accertati alle 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Lo si legge in una nota.

17.36 – Troppa gente ai funerali di Lorena Quaranta a Favara: aperta inchiesta
Troppa gente ha partecipato, ieri a Favara (Ag), all’addio a Lorena Quaranta: la 27enne laureanda in Medicina che è stata uccisa, a Furci Siculo (Me), dal fidanzato Antonio De Pace di Vibo Valentia. Le immagini della cerimonia, fatte di fotografie tratte da social network, fanno parte di un fascicolo della Procura di Agrigento che ha aperto un’inchiesta al momento senza notizia di reato, né indagati, per appurare se sia stata una partecipazione spontanea e incontrollabile o se organizzata. Indagano i carabinieri della tenenza di Favara.

17.35 – Nel Lazio 3106 positivi

Sono 3.106 gli attuali casi positivi a Covid-19 nella Regione Lazio. Di cui 1677 sono in isolamento domiciliare, 1236 sono ricoverati non in terapia intensiva, 193 sono ricoverati in terapia intensiva. Sono 212 i pazienti deceduti e 439 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 3757 casi. Lo comunica l’assessorato alla Sanità del Lazio sui social.

17.34 – In Campania 2828 positivi
E’ di 2.828 soggetti positivi, 186 decessi e 146 guariti, il bollettino aggiornato alla mezzanotte per quanto concerne le conseguenze del Coronavirus in Campania. Sono 21.534 i tamponi effettuati. Questo il riparto dei positivi per provincia: – Provincia di Napoli: 1.498 (di cui 657 Napoli Città e 841 Napoli provincia) – Provincia di Salerno: 426 – Provincia di Avellino: 351 – Provincia di Caserta: 279 – Provincia di Benevento: 86 – Altri in fase di verifica Asl: 188 In serata – informa l’unità di crisi regionale – sarà inviato il bollettino aggiornato alle ore 22 di oggi con il totale complessivo dei tamponi e dei positivi del giorno.

17.24 – Toti: “Importante evitare arrivi e partenze di Pasqua, intensificati controlli”
Tavolo interistituzionale composto da prefetture, Anci e istituzioni per decidere le modalità di potenziamento dei controlli per il week end di Pasqua . E’ stato deciso dopo una lunga telefonata tra il governatore della Liguria Giovanni Toti e il prefetto di Genova. Lo rende noto la Regione. “L’obiettivo – ha detto Toti – è attivare una cabina di regia per mettere in campo i necessari controlli sul territorio per evitare l’arrivo in Liguria di turisti dalle regioni limitrofe e comunque evitare spostamenti dei nostri cittadini nelle seconde case nelle località di villeggiatura. È indispensabile mantenere alta l’attenzione nei giorni delle festività pasquali e continuare a rispettare le misure di isolamento e distanziamento sociale

17.11 – In Calabria 741 positivi
“In Calabria ad oggi sono stati effettuati 10.700 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 741 (+8 rispetto a ieri), quelle negative sono 9959”. Lo si legge nel bollettino della Regione Calabria.

17.10 – Bonaccini firma una nuova ordinanza: misure restrittive prorogate al 13 aprile
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato un’ordinanza che proroga, da oggi fino al prossimo lunedì 13 aprile, le misure restrittive adottate fino ad ora nella nostra regione per contenere la diffusione del Coronavirus, non evidenziate in quella sottoscritta nella serata di ieri insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza. In particolare, viene confermata la chiusura al pubblico di parchi e giardini pubblici per evitare assembramenti di persone.

16.40 – Lunedì i primi pazienti nell’ospedale Covid di Milano Fiera
Complessivamente si sono candidati circa 500 medici e 3.500 infermieri. Per ogni posto letto sono previsti un medico e due infermieri.
Non verranno aperti subito tutti i 208 posti letto disponibili perché la richiesta di ricoveri in terapia intensiva in Lombardia sta calando, e quindi si valuterà in base alle condizioni dei pazienti quanti letti rendere via via disponibili.

16.26 – In Toscana 173 nuovi casi: 5672 contagi totali. Sono 173 i nuovi casi positivi al coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani; e 18 i nuovi decessi. Continua a scendere il trend dei nuovi casi positivi (ieri erano stati 226). Diminuisce il numero dei decessi: 18, rispetto ai 22 di ieri. Così come diminuisce di 20 unità il numero dei ricoveri rispetto a ieri; nelle terapie intensive si registra una diminuzione di 2 unità. Continuano ad aumentare, rispetto a ieri, i pazienti clinicamente guariti +7 (da 216 a 223), e anche quelle virali +3 (da 84 a 87). Ad oggi sono dunque 5.672 i contagiati dall’inizio dell’emergenza

16.08 – Sta bene prima bimba nata a Latina da mamma positiva
E’ in buone condizioni la prima bambina nata a Latina da una donna Covid19 positiva all’Ospedale Goretti. Lo rende noto l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio. Alla Asl di Latina sono stati registrati oggi 17 nuovi casi positivi Covid19. Nessun decesso, mentre due pazienti sono guariti e 3265 persone sono uscite dall’isolamento domiciliare.

16.01 – Sale a 10 il numero di pazienti morti nella casa di cura di Chiaravalle
Sono dieci i morti fra i pazienti provenienti dalla casa di cura “Domus Aurea” di Chiaravalle Centrale, in provincia di Catanzaro, all’interno della quale sono risultati “positivi” più di 70 persone fra ospiti e dipendenti. L’ultimo decesso è avvenuto nel reparto Malattie Infettive dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, nosocomio che ha in cura sei persone (cinque ospiti e un operatore) provenienti dalla casa di riposo.

16.00 – Autostrada del Brennero (A22) gratuita per gli operatori sanitari
Autostrada del Brennero, d’intesa con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e in coordinamento con Aiscat, ha disposto l’esenzione del pagamento del pedaggio per tutti gli operatori sanitari che hanno necessità di muoversi, anche nel quotidiano percorso casa-lavoro, per motivi di servizio legati all’emergenza Covid19. L’esenzione è entrata in vigore con il 3 aprile 2020 e resterà valida fino al termine dell’emergenza sanitaria.

15.41 Boccia: “Se necessario manderemo volontari in carceri e Rsa”
“Le Rsa e le case circondariali stanno attraversando momenti non semplici in questa emergenza da Coronavirus e le Asl hanno meglio di tutti la percezione di quanto stia accadendo sui territori. Per questo motivo, chiedo alle Regioni di avviare un monitoraggio, attraverso le Asl, di Rsa e carceri e di segnalare alla Protezione civile, in tempo reale, l’eventuale necessità di nuovo personale sanitario volontario, in particolare infermieri”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo dalla sede della Protezione civile alla videoconferenza con Regioni e Enti locali, insieme ai viceministri all’economia, Laura Castelli e Antonio Misiani.

15.29 – Federscherma sospende attività fino al 31 agosto
La Federazione Italiana Scherma (Fis) sospende l’attività agonistica fino al 31 agosto 2020. E’ questa la deliberazione assunta dal Consiglio federale riunitosi ufficialmente in videoconferenza. L’evoluzione della pandemia e della diffusione del Coronavirus, ma anche il rinvio di dodici mesi dei Giochi Olimpici e Paralimpici Tokyo2020 e delle altre manifestazioni internazionali, ha indotto il Consiglio federale a scegliere di sospendere l’attività agonistica per i prossimi cinque mesi. Si potrà tornare in pedana solo per le attività addestrative, quando ciò sarà permesso dalle norme che saranno emanate dal Governo.

15.25 – Boccia: “Bene confronto con regioni, accolte proposte Cura Italia”
“È stato un ottimo confronto con Regioni, Anci e Upi, in un clima di lealtà e collaborazione; le proposte al decreto cura Italia che avaveno avanzato nei giorni scorsi sono state accolte. L’unità tra i diversi livelli istituzionali che ognuno di noi rappresenta, rafforza ancora di più lo Stato e ci consente di dare più sicurezza agli operatori sanitari e agli italiani a cui stiamo chiedendo di restare a casa”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, chiudendo, dalla sede della Protezione civile, la videoconferenza con Regioni e Enti locali, insieme ai viceministri delll’economia, Laura Castelli e Antonio Misian

15.24 – Spadafora: “I volontari del Servizio civile universale in attività dal 16 aprile”
“I volontari del Servizio Civile Universale torneranno in attività il 16 Aprile. Potranno farlo impegnandosi in diverse attività anche al servizio delle amministrazioni comunali che ne avranno bisogno. Saranno linfa vitale per la nostra ripresa, la nostra leva per risollevare il Paese. Grazie ragazze e ragazzi, siete il nostro orgoglio!” Lo dice il ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora annunciando la circolare emanata dal dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale di Palazzo Chigi.

15.22 – Sileri: “Dovremo convivere con il virus fino al vaccino”
La data di inizio della ripresa “dopo Pasqua solo se calano i contagi” ma “bisognerà convivere con il virus e con il distanziamento sociale fino al vaccino”. Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, all’appuntamento del sabato su Facebook e You Tube dell’Associazione Luca Coscioni. “Dovremo investire in educazione, abituarci all’uso delle mascherine, che sono in arrivo. Ne serviranno milioni”, dice Sileri. Finché non sarà disponibile un vaccino, conclude, “è ipotizzabile il verificarsi di nuovi focolai, ma sicuramente saranno più controllabili”.

14:59 – In 10 giorni requisite 1,8 milioni di mascherine
Negli ultimi dieci giorni l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha requisito nelle dogane di tutta Italia circa 1,8 milioni di mascherine, oltre a numerosi articoli sanitari, come guanti in lattice, dispositivi per la respirazione e ventilatori polmonari. La requisizione è prevista dal Decreto “Cura Italia” firmato dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Il materiale viene poi messo a disposizione della Protezione Civile che decide quale ente ne beneficerà. In totale, in Italia – come confermato nei giorni scorsi anche dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – sono state sdoganate oltre 50 milioni di mascherine.

14.46 – Morti altri due medici, totale casi sale a 80
Altri due medici sono deceduti per l’epidemia di Covid-19. Sono, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Paolo Peroni (medico chirurgo specialista in Oftalmologia) e Giandomenico Iannucci (medico di famiglia). Il totale dei decessi sale a 80.

14.42 – Salvini: “Serve Golden Power”. E sul Mes: “È come un furto”
“La prima richiesta che come Lega e tutto centrodestra unito abbiamo fatto al Governo e al presidente del Consiglio è di approvare la Golden Power, cioè che l’Italia possa dire no alla possibilità di acquistare da parte straniera, che può essere tedesca ma anche cinese. Sento che qualcuno si è dimenticato che il virus è arrivato dalla Cina, poi gli scienziati ci diranno come e perché, e che l’economia cinese è l’unica che crescerà quest’anno. Sarà una mazzata per l’economia occidentale, l’economia europea e americana ma l’economia cinese crescerà”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, a”L’Intervista di Maria Latella” su Sky TG24. “Il MES – ha proseguito – semplificando, è come un furto e a me se il furto viene portato avanti a mano armata, con il coltellino, con il cloroformio o con una botta in testa non interessa. Non mi interessa se il furto ha delle lievi condizioni, se mi feriscono tanto o poco, ma rimane pur sempre un furto. Le condizioni che non ci sono oggi, da statuto del Trattato ci saranno doman”.

14.14 – Poliziotto morto faceva parte della scorta di Conte
Faceva parte della scorta del premier Giuseppe Conte il sostituto commissario della Polizia di Stato Giorgio Guastamacchia, morto oggi a Roma. Il poliziotto aveva contratto il virus alcune settimane fa ed era stato subito ricoverato e intubato, ma non aveva avuto contatti con il presidente del Consiglio nelle ultime settimane.

14.08 – Scotti (Fmmgc): “Pronti a chiudere studi dei medici di famiglia”
“Per la Ragioneria di Stato la vita di un medico di famiglia non vale il costo di una mascherina. Siamo pronti a chiudere gli studi”. E’ durissima la reazione del segretario generale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), Silvestro Scotti, dopo l’ennesimo decesso di un medico di famiglia contagiato da Covid-19 e il parere negativo della Ragioneria dello Stato all’emendamento 5.1 al decreto Cura Italia, depositato in Commissione Bilancio del Senato. Un emendamento “che mirava a chiarire che la fornitura dei dispositivi di protezione individuale doveva essere estesa ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai farmacisti”, ricorda Fimmg. Fimmg dunque avvierà al più presto un dialogo con le altre sigle sindacali per mettere in campo le azioni che, “in coerenza con le norme vigenti, consentano la chiusura degli studi di medicina generale”. Un messaggio lanciato con estrema chiarezza al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza. “Vogliamo anche sapere – conclude Scotti – quali mascherine sono state fornite e stanno usando i funzionari della Ragioneria dello Stato e se, per fornirgliele, sia stata richiesta una relazione tecnica per l’alto profilo assistenziale che svolgono”.

13.57 – Di Maio: “Senza acquisti dall’estero non ce la faremmo”
“C’è gente che fa polemica anche sui soldi che spendiamo per comprare mascherine e ventilatori all’estero. Non è il momento delle polemiche perché senza acquisti dall’estero sarebbe impossibile fronteggiare il nostro fabbisogno di oltre 100 milioni di mascherine al mese e di ventilatori” per combattere il coronavirus. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Ringrazio tutti i governi che ci stanno aiutando consentendoci di comprare e di esportare quello che compriamo a prezzo di mercato”, ha aggiunto.

13.47 – Morto altro medico: totale vittime sale a 78
Aumenta il bilancio degli operatori sanitari deceduti per Covid-19: oggi è mancato un medico di famiglia, Giovanni Battista Tommasino, di 61 anni, originario di Castellammare di Stabia. Ne dà notizia la Federazione nazionale dei medici di famiglia (Fimmg).

13.43 – Morto poliziotto 52enne a Roma
Si è spento nella scorse ore a Roma il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giorgio Guastamacchia di 52 anni, in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in seguito alle complicazioni di una polmonite da Coronavirus. Lascia 2 figli e la moglie. Il Capo della Polizia ha espresso sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari attorno ai quali si stringe la grande famiglia della Polizia di Stato.

13.39 – Viminale: in tutto 173mila denunciati
Ieri le forze di polizia hanno controllato 254.959 persone e 93.064 esercizi commerciali e attività. Le persone sanzionate per i divieti sugli spostamenti sono state 8.187; quelle denunciate per false attestazioni nell’autodichiarazione sono state 83 e quelle denunciate per violazione della quarantena 30. I titolari di esercizi commerciali sanzionati sono stati 136 e 29 i provvedimenti di chiusura delle attività. Lo indica il Viminale. Dall’11 marzo, data d’inizio delle prescrizioni, sono state controllate complessivamente 4.630.583 persone e 2.040.055 esercizi commerciali. I denunciati sono stati oltre 173mila. Quelli per violata quarantena negli ultimi 9 giorni sono stati 384: rischiano il carcere da uno a 4 anni per aver attentato alla salute degli altri cittadini.

13.34 – Caso disservizi Inps, Catalfo: “Riferirò in aula, massima trasparenza”
Il ministro del lavoro, Nunzia Catalfo, riferirà in parlamento sulle difficoltà registrate in settimana dal sito dell’Inps “con la massima trasparenza”. Lo afferma il ministero del Lavoro in riferimento alle dichiarazioni del presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone. “Il Ministro Catalfo – è scritto – reputa doveroso chiarire di fronte al Parlamento circa i quesiti che le vengono posti e lo farà immediatamente dopo aver acquisito tutti gli elementi utili per garantire ai cittadini e agli eletti la massima trasparenza possibile”.

13.30 – Ministro D’Incà: “Prudenza su aperture, bonus 600 euro aumenterà”
Le riaperture? “Prima di tutto bisogna pensare alla salute. Noi vogliamo come tutti tornare alla normalità ma dobbiamo affidarci alla scienza, alla medicina. Noi cerchiamo di venire incontro alle partite Iva, agli autonomi, prevediamo anche di aumentare il bonus di 600 euro”. Lo spiega, a Skytg24, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.

13:25 – Assessore Lazio: “Riparte laboratorio al San Camillo”
“Penso che già oggi, quando verrà validato il laboratorio, potranno ripartire superando il danneggiamento”. Così in conferenza stampa allo Spallanzani l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato in merito al laboratorio del San Camillo, sabotato giorni fa.

13: 23 – A Pratica di Mare un aereo con a bordo operatori sanitari da Ucraina
“Senza questi aiuti non ce l’avremmo fatta e non ce la faremmo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, accogliendo a Pratica di Mare un aereo con a bordo 30 operatori sanitari provenienti dall’Ucraina e in attesa di altri due voli dall’Egitto, parlando degli aiuti stranieri per sostenere la nostra lotta contro il coronavirus.

13:20 – Zaia: “Riapertura graduale non solo per attività produttive”
“La riapertura graduale dovrà essere graduale non solo per le attività produttive, ma penso possa avvenire anche per i cittadini: ad esempio credo che i giovani potrebbero essere i primi a poter uscire, mentre dobbiamo mettere ‘in sicurezzà gli anziani”. Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso del quotidiano punto stampa nella sede della Protezione Civile di Marghera.

12:46 – Pizzarotti: “No a bollino antifascista a bonus spesa”
I bonus spesa per l’emergenza coronavirus a Parma non saranno negati a nessuno, nemmeno a chi non si afferma antifascista: “a Parma nessuno viene lasciato indietro”. Lo precisa il sindaco Federico Pizzarotti gettando acqua sul fuoco dopo le polemiche sul ‘bollino antifascistà – chiesto dal Comune a chi chiede agevolazioni o patrocini – che sarebbe stato richiesto anche per l’erogazione dei bonus spesa. “Si è trattato di un errore”, dice il sindaco.

12:29 – Arcuri: “Regioni verificano materiale consegnato”
“Le regioni verificano il materiale che viene loro consegnato. Questo offre a noi un’altra opportunità, ci permette di impiegare il nostro tempo per rispondere a chi frequentemente continua a puntualizzare. E’ tutto trasparente e tracciato”. Lo ha detto in conferenza stampa il commissario per l’emergenza, Domenico Arcur

12.27 – Arcuri: “Aumento 79% dei posti di terapia intensiva, sforzo gigantesco”
“I posti letto in terapia intensiva sono diventati 9.284, cioè il 79% in più rispetto agli iniziali 5179”. Così il commissario Straordinario per l’Emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, nel corso di una conferenza stampa. “Nei reparti in malattia infettiva e pneumologia ci sono 69.890 rispetto a 34.420, oltre quattro volte di più. E’ stato fatto uno sforzo gigantesco”

12:24 – A Rieti 200 tamponi a operatori sanitari a rischio
La direzione generale della Asl di Rieti e l’Unità di Crisi Covid-19 informano “che sono stati eseguiti 250 tamponi agli operatori sanitari ospedalieri ad alto rischio”. E’ attivo, inoltre, il Piano di screening che prevede l’esecuzione di ulteriori tamponi a tutti gli operatori effettivamente in servizio. Proseguono, intanto, le indagini epidemiologiche nella ‘zona rossà di Contigliano, il comune del Reatino dove si è registrato un alto numero di contagi tra degenti e operatori di una casa di riposo. I 200 tamponi eseguiti dall’equipe medica dello Spallanzani e dell’Ordine dei medici di Roma, fa sapere ancora l’Azienda sanitaria reatina, “si aggiungeranno ai tamponi in fase di esecuzione nelle Case di riposo della ‘zona rossà, da parte dall’Unità valutativa e di controllo della Asl di Rieti, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, di Roma e Rieti”. Parallelamente, proseguono le indagini epidemiologiche e le verifiche nelle 77 tra case di riposo e Rsa presenti in provincia di Rieti, “con indagini incrociate per l’individuazione di eventuali casi sospetti, l’esecuzione dei test, ripetuti nel tempo e di monitorare i 311 soggetti in sorveglianza domiciliare”.

12:23 – Fratoianni: “Garantire reddito universale”
“L’emergenza sanitaria si protrae e con essa si protraggono le misure di contenimento, e la crisi sociale. È necessario garantire un reddito universale che tuteli tutti e tutte.” Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu in un video che appare su Facebook e Twitter. “Per farlo oltre alla mobilitazione necessaria e non più rinviabile dell’Europa, – prosegue l’esponente di Leu – servono anche scelte coraggiose nel nostro Paese”. “È l’ora di immaginare – conclude Fratoianni – una tassazione sulle grandi ricchezze che inneschi un meccanismo di solidarietà”.

12.20 – Arcuri: “Battaglia non vinta, non si torna a normalità”
“La nostra battaglia contro il Coronavirus prosegue senza sosta dobbiamo però evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che abbiamo costretto avversario in un angolo e stiamo per avere il sopravvento: gli indicatori ci dicono solo che stiamo cominciando a contenerne la portata. Ma la sua dimensione seppure non uniforme è ancora rilevante. Bisogna astenersi dal pensare che sia già arrivato il momento di tornare a normalizzare comportamenti”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri

11.45 – Confindustria Bergamo: “Senza aiuti 1 su 2 destinata a chiudere”
Il 52% delle aziende bergamasche non ritiene di poter continuare la propria attività se non riceverà immediatamente un supporto dal Governo o più in generale dalle istituzioni. Lo afferma il primo Osservatorio mensile di Confindustria Bergamo sull’impatto dell’emergenza: l’84% delle imprese ha già chiesto o richiederà la cassa integrazione al massimo entro sei mesi.

11.30 – A Milano 339 multe
Sono 12.513 le persone state controllate solo nelle ultime 24 ore a Milano e in provincia dalle forze dell’ordine: di queste 339 sono state sanzionate con una multa. Controllati anche 4.325 esercizi commerciali, con 15 denunce.

11.00 – Muore carabiniere nel Salernitano
Il luogotenente Raffaele Palestra, carabiniere in servizio presso il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno, è morto in ospedale a 51 anni a causa delle complicanze di una polmonite da coronavirus. Dal 17 marzo, dopo che era risultato positivo al virus, era stato ricoverato in ospedale.

10.48 – Brusaferro: “Autorizzate 50 aziende a produrre mascherine”
Sulla questione delle mascherine mancanti – o arrivate con il contagocce – è intervenuto il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in un’intervista al Corriere della Sera: Abbiamo già autorizzato 50 aziende a produrre in attesa che, dopo averci inviato un’autocertificazione, ci consegnino la certificazione completa che dimostri il rispetto dei requisiti di standard richiesti. Solo quando ci arrivano questi elementi diamo il via libera all’autorizzazione al commercio, e lo facciamo in poche ore”. L’istituto, spiega, si occupa di autorizzare le mascherine chirurgiche prodotte da aziende che si sono riconvertite usufruendo del decreto Cura Italia. “La prima azienda ha avuto l’ok il primo aprile (la Fippi di Rho, ndr)”, dice Brusaferro. “I certificati possono essere prodotti da centri universitari e in alcuni casi sono stati i nostri uffici a indicare la strada più veloce da seguire. Puntiamo allo stesso risultato e non è vero che in mezzo c’è la burocrazia”. Per quanto riguarda i modelli con i filtri, gli Ffp 2 e 3 “destinati ai professionisti sanitari esposti a maggiori rischi, non rientrano nelle nostre competenze. Quelle mascherine hanno requisiti diversi, sono studiate per filtrare particelle ancora più piccole”.

10.37 – Speranza: “Chi non rispetta norme mette a rischi la sua vita e quella degli altri”
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato da RaiNews, ha ribadito che “il distanziamento sociale è l’unica arma per ridurre il contagio e dobbiamo insistere su questa strada, l’unica al momento che dà certezze”. Quindi fa appello a tutti al rispetto delle regole: “Siamo consapevoli di aver chiesto sacrifici molto difficili” ma “chi non rispetta le norme mette a rischio la sua vita ma anche quella degli altri, in modo particolare quella dei più fragili. Quindi il mio appello è a continuare ad essere rigorosi”. Con le misure restrittive adottate infatti “l’indice di contagio ha iniziato la discesa“. “L’indice ‘R0’ – ha spiegato Speranza – nel mese di febbraio e nei primi di marzo ha sfiorato i 3, quindi ogni persona contagiata ne contagiava altre 3, producendo una moltiplicazione molto significativa. Con l’applicazione delle misure che abbiamo disposto in maniera rigorosa a partire dal 10 di marzo ha iniziato la sua discesa. Ma la battaglia è ancora nel suo pieno“.

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