In Italia nelle ultime 24 ore ci sono stati 4668 nuovi casi di coronavirus: un numero inferiore rispetto a quello di ieri (4782) che fa calare il tasso di crescita al 4,22%, rispetto al 4,5% di mercoledì. La curva dei contagi torna quindi ad appiattirsi, proseguendo su quel trend stabile in atto da qualche giorno che gli esperti hanno definito plateau e che dovrebbero precedere la discesa. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 115.242. Il dato è stato fornito dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nella ormai consueta conferenza stampa. Salgono però a 13.915 i morti dopo aver contratto il coronavirus: rispetto a ieri ci sono state ancora 760 nuove vittime. Purtroppo un dato in aumento: mercoledì l’incremento era stato di 727.
Sono 18.278 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il Covid-19, 1.431 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato inferiore (1.118). Sono complessivamente 83.049 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.477. Mercoledì l’incremento era stato di 2.937. Sono 4.053 i malati ricoverati in terapia intensiva, solamente 18 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.351 sono in Lombardia. Degli 83.049 malati complessivi, 28.540 sono poi ricoverati con sintomi e 50.456 sono quelli in isolamento domiciliare. I tamponi complessivi sono 581.232, dei quali oltre 308mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Lombardia: 1292 nuovi positivi, stabile la situazione della terapia intensiva
Il vicepresidente della Lombardia Fabrizio Sala in diretta Facebook oggi ha sostituito l’assessore al Welfare Giulio Gallera nel fornire gli aggiornamenti sulla Regione più colpita dal contagio. I nuovo morti sono purtroppo stati 367 (in tutto 7.960). Il totale dei positivi è 46.065, ovvero 1.292 in più di ieri. Il tasso di crescita si abbassa al 2,9%, dopo la battuta d’arresto di mercoledì quando l’incremento era stato di 1.565 nuovi casi. Anche dai ricoverati in terapia intensiva arrivano buone notizie: sono 1351, nove più di ieri. Sono infine 11.762 i ricoverati per Covid in Lombardia non in rianimazione, 165 in meno di ieri. “Stiamo cominciando a uscire dalla più grave emergenza“, ha sottolineato Sala, ribadendo comunque che “con l’epidemia dovremo vivere per parecchio tempo”.
Brescia e Bergamo stabili, cresce Milano
“Il trend è stabile, migliora, ma va valutato su un arco di 4-5 giorni. Non bisogna comunque abbassare la guardia”, ripete il vicepresidente della Lombardia per fare il punto sull’emergenza coronavirus. Se si guarda alle province Brescia e Bergamo (le più colpite in termini di vittime) sono piuttosto stabili, rispettivamente con +159 +132 casi, mentre a guidare la progressione dei contagi è la provincia di Milano che complessivamente raggiunge quota 10.004 (+482), di cui 4.018 positivi a Milano città (+203).
Crescono i nuovi casi in Toscana e Campania, non nel resto del Sud
La Lombardia è anche la Regione che oggi ha il tasso di crescita più basso. Guardando ai trend, la situazione peggiore in Campania dove si registra un +10,1%, con 225 nuovi positivi su un totale di 2456 casi. Forte aumento anche in Toscana, dove ci sono 406 contagi in 24 ore che portano il totale a 5273 (+8,3%). Trend migliori nel resto d’Italia, in particolare al Sud dove per ora non è arrivato il temuto aumento dei casi. In Puglia ci sono 131 nuovi contagi, in Sicilia 73, in Calabria appena 22, ancora meno in Basilicata e Molise.
Superati i 10mila casi totali in Veneto e in Piemonte
Se l’Emilia-Romagna arriva a 15.333 casi (+546, +3,7%), il Piemonte supera il Veneto ed entrambe le Regioni superano i 10mila casi totali. In Piemonte ci sono 558 nuovi casi (totale 10353), in Veneto +486 (10111). Resta vicino al 7% il tasso di crescita sia in Friuli-Venezia Giulia che in Trentino, mentre Liguria da una parte e Marche e Umbria dall’altra si mantengono su un trend intorno al 3 per cento. Nel Lazio i casi totali salgono a 3.433 (+169, +5,2%).
I dati Regione per Regione: i malati
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 25.876 i malati in Lombardia (111 in più rispetto a ieri), 11.859 in Emilia-Romagna (+370), 8.578 in Veneto (+354), 8.799 in Piemonte (+329), 3.555 nelle Marche (+99), 4.789 in Toscana (+357), 2.660 in Liguria (+15), 2.879 nel Lazio (+121), 2.140 in Campania (+164), 1.294 in Friuli Venezia Giulia (+88), 1.587 in Trentino (+104), 1.160 in provincia di Bolzano (+48), 1.864 in Puglia (+108), 1.606 in Sicilia (+62), 1.251 in Abruzzo (+40), 885 in Umbria (+21), 556 in Valle d’Aosta (+16), 718 in Sardegna (+43), 627 in Calabria (+17), 133 in Molise (+2), 233 in Basilicata (+8).
I dati Regione per Regione: le vittime
Si registrano 7.960 morti in Lombardia (+367), 1.811 in Emilia-Romagna (+79), 532 in Veneto (+33), 983 in Piemonte (+97), 503 nelle Marche (+26), 268 in Toscana (+15), 488 in Liguria (+28), 167 in Campania (+19), 185 nel Lazio (+16), 129 in Friuli Venezia Giulia (+7), 144 in Puglia (+15), 129 in provincia di Bolzano (+13), 93 in Sicilia (+5), 133 in Abruzzo (+10), 38 in Umbria (+1), 63 in Valle d’Aosta (+4), 187 in Trentino (+14), 41 in Calabria (+3), 40 in Sardegna (+6), 11 in Molise (+1), 10 in Basilicata (+1).