Raffaele è stato tra i più acuti osservatori e lucidi narratori del continente africano”. La Rivista Africa, per la quale scriveva, annuncia così la morte di Raffaele Masto, scomparso a causa del coronavirus. Giornalista di Radio Popolare e scrittore, era nato nel 1953. Lascia la moglie Gisele. Nel 1989 aveva iniziato a lavorare come giornalista alla Redazione Esteri dell’emittente milanese. Ha lavorato come inviato in Medio Oriente, America Latina e soprattutto in Africa, luogo dove ha preso ispirazione per scrivere molti dei suoi saggi. Masto era anche autore del blog Buongiorno, Africa ed è in pubblicazione nei prossimi mesi il volume ‘Mal d’Africa’, scritto a due mani con il giornalista Angelo Ferrari.

“Per oltre trent’anni – scrive di lui la Rivista Africa – ha seguito da vicino guerre, crisi umanitarie, rivoluzioni, svolte democratiche. I maggiori eventi della storia contemporanea. Nei suoi numerosi libri e reportage, nelle sue appassionate conferenze, nel suo seguitissimo blog, ha raccontato i tormenti e le speranze dell’Africa”. Oltre a questo, aggiunge la rivista, “ha denunciato i soprusi del potere, le ingiustizie del sistema economico, gli interessi occulti delle multinazionali, la complicità della classe politica occidentale nei confronti dei più spietati dittatori. Con le sue puntuali corrispondenze dai teatri dei conflitti dimenticati, ha contribuito a squarciare il silenzio dei grandi media – spesso distratti, opportunisti, accecati dagli stereotipi. Lo ha fatto con il suo stile: coniugando ragione e cuore, intelligenza e bontà d’animo, professionalità e passione civile”.

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