Stati Uniti ed Europa – che supera i 100mila casi – affrontano l’emergenza con un costante aumento di contagi e l’Onu lancia l’allarme: “Se lasciamo che il virus si diffonda come un incendio, specialmente nelle regioni più vulnerabili del mondo, ucciderà milioni di persone“. Mentre la Cina non registra nessun nuovo caso domestico, in Europa le cifre crescono rapidamente: in Spagna i contagi sono oltre 18mila e i morti 832, saliti del 30% in 24 ore. Crescono i casi anche in Germania – con 13.900 contagi e 44 i morti – in particolare nella zona del Nordreno-Westfalia, e Angela Merkel lancia l’allarme sul sul rischio collasso degli ospedali tedeschi. Nel Regno Unito la regina Elisabetta in un raro – quanto drammatico – messaggio al Paese ha detto che il Regno Unito sta entrando come il mondo “in un periodo di grande preoccupazione e incertezza. La Francia ha rimandato il Festival di Cannes, previsto per maggio, a “data da destinarsi”. Anche il Belgio stringe sulle misure per limitare i contagi, riducendo movimenti e riunioni: anche la Nato ha dovuto adeguarsi, annunciando che giornalisti e media non entreranno più, fino a nuovo ordine, nella sede di Bruxelles.

I governi europei plaudono alla decisione della Banca Centrale Europea di lanciare il piano d’emergenza da 750 miliardi di euro, con il presidente francese, Emmanuel Macron, che ha lanciato un appello a prolungare l’aiuto attraverso “interventi di bilancio”. Tra i molti casi annunciati nelle alte sfere politiche, ci sono anche il principe Alberto II di Monaco e il caponegoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier. Entrambi stanno bene, ma la notizia ha allertato Ursula von der Leyen, che ha incontrato Barnier tredici giorni fa.

Peggiora anche la situazione negli Stati Uniti, dove si contano 10mila contagi e 152 morti e Trump dà il via libera all’uso di farmaci anti-malaria. Il sindaco di New York, Bill De Blasio, continua a chiedere il lockdown delle città, mentre Donald Trump firma il provvedimento da 100 miliardi di dollari approvato dal Congresso che prevede due settimane di congedi per malattia pagate e test gratuiti. Israele sul modello italiano, obbliga i propri cittadini a “restare a casa”: eccezioni consentite per recarsi al lavoro, comprare cibo e medicinali.

Drammatica anche la situazione in Iran, dove il portavoce del ministero della Sanità, Kianoush Jahanpour, in un messaggio pubblicato sul suo account Twitter ha reso noto che, sulla base delle ultime statistiche, nel Paese una persona muore ogni 10 minuti a causa del coronavirus. Il portavoce ha poi annunciato che finora le vittime sono 1.135 e i contagiati 17.361. Situazione che ha convinto una ventina tra medici ed ex ministri a lanciare un appello al presidente Hassan Rohani chiedendo l’imposizione di una rigida quarantena collettiva. Nel mondo, riferisce la Johns Hopkins University, sono 230.055 i contagi, 9.785 i morti.

L’allarme dell’Onu – E il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, parlando in videoconferenza ai giornalisti del Palazzo di Vetro, lancia l’allarme: “Se lasciamo che il virus si diffonda come un incendio, specialmente nelle regioni più vulnerabili del mondo, ucciderà milioni di persone. Siamo di fronte a una crisi sanitaria globale diversa da qualsiasi altra nella storia di 75 anni delle Nazioni Unite, che sta infettando l’economia globale. Una recessione globale, forse di dimensioni record, è quasi una certezza”, ha aggiunto. “Il mio messaggio è chiaro, ci troviamo in una situazione senza precedenti e le regole normali non si applicano più. Il nostro mondo deve affrontare un nemico comune. Siamo in guerra con un virus”, ha detto Guterres. “E’ un momento che richiede un’azione politica coordinata, decisa e innovativa da parte delle principali economie mondiali – ha aggiunto -. Dobbiamo riconoscere che i Paesi più poveri e i più vulnerabili, in particolare le donne, saranno i più colpiti”.

Unione Europea – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato al Tg1 “una buona notizia” per l’Italia: “La Cina ci sta mandando due milioni di mascherine da sala operatoria, altre duecentomila di sicurezza e cinquantamila tamponi”, che verranno destinati all’Italia. Von der Leyen ha anche annunciato che l’Ue sta organizzando 13 voli per i rimpatri di “100mila” europei bloccati all’estero. La Commissione inoltre ha deciso di creare una riserva strategica di materiale sanitario di protezione, ventilatori, e vaccini quando saranno disponibili, per affrontare la pandemia del coronavirus. L’Ue invierà il materiale verso i diversi Paesi, sulla base dei bisogni e delle forniture disponibili, e sarà complementare agli sforzi dei 27 Stati. Anche la Spagna, come l’Italia, ha già fatto richiesta di sostegno al Meccanismo di protezione civile europeo per i materiali di protezione. Il gruppo del Ppe annuncia che “il Parlamento europeo si riunirà in condizioni eccezionali giovedì 26 marzo in una sessione plenaria straordinaria”. I “deputati che non possono recarsi a Bruxelles parteciperanno da casa” e “i voti avverranno a distanza”. Intanto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel manda un messaggio di incoraggiamento al nostro Paese, ringraziando il personale sanitario e le forze dell’ordine italiane postando una serie di foto sui social media: “Siete i nostri eroi! Grazie”.

Gran Bretagna – Crescono i numeri del contagio: 3.229 casi positivi, con 137 decessi. In tutto, sono stati effettuati test su 64.581 persone. In arrivo misure più restrittive a Londra, dove il numero dei casi è salito a 900, con 34 morti: chiuse fino a nuovo annuncio 40 stazioni della metropolitana e secondo i media potrebbe diventare “zona rossa” a giorni. 20mila militari britannici sono in stato di “massima allerta” da ieri e inseriti in una speciale Covid Support Force istituita per affiancare la polizia in compiti di ordine pubblico in vista di possibili nuove misure restrittive. Annunciato anche il richiamo di un primo contingente di riservisti e il rimpatrio di parte del contingente militare dispiegato in Iraq, impegnato prevalentemente in una missione di addestramento. Un portavoce di Downing Street ha però frenato oggi sulle ipotesi di un lockdown totale imposto per decreto dal governo a Londra, anche se Johnson non esclude misure più restrittive per la capitale. Il premier britannico si dice “assolutamente fiducioso che potremo far sloggiare il coronavirus da questo Paese: possiamo invertire la tendenza nelle prossime 12 settimane”. Altri toni usati dalla regina Elisabetta che – in un raro quanto drammatico messaggio al Paese – ha detto che il Regno Unito sta entrando come il mondo “in un periodo di grande preoccupazione e incertezza.

Spagna – Secondo l’ultimo bilancio pubblicato in serata da El Pais, i contagiati in Spagna sono 18.074, i morti 832, i guariti 1.107. Chiusi da oggi anche tutti gli hotel e i bed and breakfast. Lunedì, scrive El Pais, si è verificato decesso ogni 16 minuti negli ospedali. Una valutazione che però non tiene conto delle persone decedute nelle proprie abitazioni o nelle case di riposo. Secondo gli esperti, scrive il quotidiano spagnolo, è impossibile quantificare la reale entità del contagio: a Madrid, dove i due crematori lavorano ormai 24 ore su 24, le persone infettate sarebbero decine di migliaia.

Francia – Sarà “molto probabilmente necessaria” una proroga delle misure restrittive messe in campo per contenere la diffusione del coronavirus. Lo ha dichiarato la direttrice generale dell’agenzia di Sanità pubblica francese, Genevieve Chene, in un’intervista a Franceinfo. Le dinamiche dell’epidemia “dipendono dall’adesione di tutti alle misure di contenimento”, ha aggiunto, stimando che “una frenata significativa” dovrebbe essere osservata “entro 2-4 settimane”. Per la prima volta da quando la chiesa fu eretta nel 1914 la Basilica del Sacré Coeur a Parigi ha chiuso i battenti.

Germania – Sono saliti a 13.900 i casi di contagio da coronavirus in Germania, incluse 44 vittime, annuncia il Robert Koch Institut stamani. Rispetto a ieri si è avuto un aumento di ben 2801 casi, un dato impressionante che conferma che la malattia si sta diffondendo in modo esponenziale, come affermato dal presidente dell’istituto Lothar Wieler. Particolarmente alti i numeri che vengono dal Nordreno-Westfalia, con 4700 contagiati e la Baviera con oltre 2200 casi. Dati che preoccupano, viste le dichiarazioni di mercoledì di Angela Merkel che ha lanciato l’allarme sulla tenuta degli ospedali. Il governo tedesco ha abrogato il decreto di restrizione alle esportazioni di dispositivi di protezione individuale verso tutti i paesi europei. Il passo indietro è stato annunciato dal ministero dell’Economia.

Belgio – 21 morti e 1.795 contagiati in tutto il paese. Sono ricoverate 634 persone, 187 in più nelle ultime 24 ore: 30 sono in terapia intensiva e 88 in assistenza respiratoria. Nuovo giro di vite nelle misure restrittive imposte ai cittadini per rallentare la diffusione del coronavirus. Fino al 5 aprile la popolazione – secondo quanto riferiscono i media locali – potrà uscire di casa solo per urgenze, per fare la spesa, andare in farmacia, in banca, alla posta o per fare il pieno. Le attività all’aria aperta saranno consentite ma bisognerà osservare una distanza di un metro e mezzo uno dall’altro. Vietati gli assembramenti. Le forze dell’ordine vigileranno affinché queste disposizioni vengano rispettate.

Svizzera – Due trentenni in rianimazione. Uno dei due non presentava problemi di salute pregressi al momento del ricovero, mentre l’alto soffre di asma leggera, ha dichiarato il medico in un’intervista a “20 Minuten”. La situazione nella regione svizzera del Ticino, al confine con l’Italia, è “drammatica”, ha detto ai media il funzionario Daniel Koch dell’Ufficio federale della sanità pubblica. In Ticino, il cantone più colpito dall’epidemia, “il settore ospedaliero sta raggiungendo il limite”, ha dichiarato il ministro della Sanità, Alain Berset, durante una conferenza stampa. Il presidente del Canton Ticino, Christian Vitta, ha sottolineato che le autorità “lavorano per aumentare i posti in terapia intensiva“.

Cina – Esulta dopo una giornata senza casi “domestici”. È la prima volta che succede dallo scoppio della pandemia, mentre sono 34 i nuovi casi di positività arrivati dall’esterno, tra cui due italiani, l’incremento giornaliero più grande nelle ultime due settimane. I dati mostrano che la situazione è sotto controllo sia a Wuhan che nell’intera provincia dell’Hubei, epicentro della pandemia: nelle ultime 24 ore sono state registrate 8 morti – tutte nell’Hubei – che portano il bilancio delle vittime a 3.245. In Cina ci sono stati in totale 81.000 casi di infezione, ma solo 7.263 persone sono ancora malate. E con i contagi azzerati, Wuhan, la città focolaio, allenta la quarantena nelle aree a “infezione zero” permettendo “attività personali” nei compound abitativi. Nel resto dell’Hubei, provincia di cui Wuhan è capoluogo e che non ha riportato contagi negli ultimi 14 giorni, sarà permesso, a certe condizioni, l’ingresso dall’esterno, secondo un post del governo provinciale.

Corea del Sud – Dopo un drastico calo, tornano leggermente a crescere i contagi in Corea del Sud: Seul ha registrato 152 nuovi infetti che portano il totale a 8.565, rompendo la serie di 4 giorni di fila sotto quota 100.

Turchia – Le autorità sanitarie turche condurranno 10-15mila test ogni giorno a partire da domani per verificare eventuali contagi da coronavirus. Finora sono stati eseguiti 10mila test. Inoltre sono stati messi a disposizione 99.797 letti in terapia intensiva o in isolamento per i pazienti positivi.

Brasile – Salgono a 621 i casi confermati di contagio, 193 di più di ieri, mentre altri 11.278 sono considerati casi “sospetti” e rimangono sotto osservazione. Il presidente del Senato brasiliano, Davi Alcolumbre, è risultato positivo al test per il coronavirus e rimarrà in quarantena nella residenza ufficiale di Brasilia. Bolsonaro invece è risultato negativo al tampone, al quale si è sottoposto due volte.

Russia – Nessun decesso per il nuovo coronavirus (COVID-19) è stato attualmente documentato in Russia. Lo fa sapere in una nota la task force nazionale per la lotta all’epidemia. “Nessun decesso per l’infezione da coronavirus è stato documentato”, recita la nota, citata dalla Tass. In mattinata la sezione moscovita della task force aveva annunciato il primo morto, una paziente anziana positiva al virus con altre patologie. L’autopsia avrebbe rivelato che la paziente è morta a causa del distacco di un grumo di sangue.

India – Il primo ministro Narendra Modi ha indetto una giornata di coprifuoco da osservare domenica sull’intero territorio nazionale in India, nell’ambito dell’emergenza coronavirus. In un discorso alla nazione, Modi ha comunicato che il coprifuoco è fissato a partire dalle 7 del mattino fino alle 21 di domenica, una misura “nell’interesse del Paese, per prepararci alle sfide future”, ha detto.

Israele – Continua a crescere il numero dei casi di coronavirus. Quelli confermati dal ministero della Sanità sono 529, 96 in più rispetto a ieri.

Messico – Il Messico registra la prima vittima. Le autorità sanitarie hanno confermato la morte di un paziente affetto anche da diabete che aveva lamentato i primi sintomi il 9 marzo scorso. Secondo i media locali, la vittima aveva 41 anni.

Iraq – Il governo federale iracheno ha imposto nelle ultime ore il coprifuoco completo in tutto il Paese. Lo riferisce stamani il ministero della sanità di Baghdad che ha fornito il bollettino ufficiale: 164 contagi, 6 dei quali registrati nelle ultime ore, e 12 decessi.

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