Nel giorno in cui il governo vara il decreto con le misure economiche per l’emergenza legata all’epidemia, il coronavirus continua a diffondersi. Il numero dei casi totali raggiunge quota 27.980, come ha spiegato nella conferenza stampa quotidiana il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. In un giorno, dunque, i contagi sono cresciuti di 2.470 unità. Ieri, invece, erano cresciuti di 2.853 casi. Attualmente 23.073 persone risultano positive, visto che dal coronavirus sono guarite fino ad oggi in 2.749, 414 in più di ieri. Le vittime, invece, sono 2.158 con 349 persone decedute nelle ultime 24 ore. In terapia intensiva ci sono al momento 1.851 persone ricoverate, 179 in più rispetto a ieri. Di questi 823 sono soltanto in Lombardia. Dei 27.980 malati complessivi, 11.025 sono ricoverati con sintomi e 10.197 sono quelli in isolamento domiciliare.

Crescita al 13,06%: dato più basso dall’1 marzo – Il dato positivo è rappresentato dal fatto che la crescita complessiva dei casi è oggi al 13,06%. Mancano i dati della Puglia e delle province autonome di Trento e Bolzano, ma anche se in questi territori i contagi fossero raddoppiati, si tratta comunque del dato più basso dal 1° marzo, (a parte il caso del 10 marzo, giorno in cui si erano persi alcuni numeri). “I guariti sono oggi 414, più di ieri, e 2470 nuovi positivi, meno di ieri, anche se mancano i dati della Puglia e province autonome di Trento e Bolzano. Ma come vedete anche dai numeri della Lombardia il trend è in ribasso, registriamo questo dato”, ha detto Borrelli. “C’è una decrescita degli aumenti, è un bell’ossimoro. E’ un dato che guardiamo con fiduciosa attenzione. Un segnale di quanto potrebbero darci tutte le misure che abbiamo ricordato. Va consolidato nel giro dei prossimi 1-2 giorni. L’auspicio è continuare a vedere un decremento dell’incremento e allora saremmo anche più confidenti di aver raggiunto un risultato importante per il Paese”, ha spiegato Franco Locatelli del Consiglio superiore di sanità. I numeri di oggi, ha sottolineato però l’esponente dell’Iss, riflettono “la situazione di contagio di 12-14 giorni fa, per vedere compiutamente una riduzione di soggetti contagiati e, ciò che più conta, una riduzione marcata sull’impatto clinico dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, c’è bisogno di qualche altro giorno”.

I casi Regione per Regione – Nel dettaglio i casi Regione per Regione vedono il numero di persone attualmente positive in Lombardia salire a quota 10.861, sono 3.088 in Emilia-Romagna, 2.274 in Veneto, 1.185 nelle Marche, 1.405 in Piemonte, 841 in Toscana, 575 in Liguria, 472 nel Lazio, 363 in Campania, 346 in Friuli Venezia Giulia, 367 nella Provincia autonoma di Trento, 235 nella Provincia autonoma di Bolzano, 212 in Puglia, 203 in Sicilia, 159 in Umbria, 165 in Abruzzo, 87 in Calabria, 105 in Sardegna, 103 in Valle d’Aosta, 15 in Molise e 12 in Basilicata. Tra i decessi, a parte le Regioni più colpite, si segnalano le Marche, con 12 vittime nelle ultime 24 ore. Il numero totale dei morti sale a 69, ben 59 dei quali nella provincia di Pesaro Urbino, che d’altra parte è il territorio più colpito fuori dalla Lombardia, se si esclude la zona Piacenza.

In Lombardia 202 morti: “Auspicio è che trend rallenti in settimana” – Nella Regione più colpita ci sono stati fino a re 14.649 casi di persone positive al coronavirus e 1.420 decessi, 202 solo nelle ultime ore. “I dati sono un pò scomposti, alcuni crescono molto, altri meno”, ha detto l’ assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. I positivi sono 1.377 in più, un dato inferiore a quello di 24 ore fa, in linea con quello degli altri giorni, mentre il dato dei ricoverati “è molto alto”, ha detto sempre l’assessore: “Sono 1.273 in più di ieri”. In terapia intensiva sono ricoverate 823 persone, 66 in più nelle ultime 24 ore. “Però ho un dato positivo: la gente sta rimanendo a casa. Ricordo a tutti di fare questo sforzo. Contiamo che entro la fine della settimana la linea possa almeno rallentare o fermarsi. Questo è l’auspicio che ci poniamo”, ha aggiunto Gallera, spiegando che su base provinciale la provincia di Bergamo ha superato quella di Bergamo per numero di contagiati in un solo giorno. Nella provincia più colpita d’Italia i contagiati sono 3760, ovvero 344 più di ieri, mentre nel Bresciano sono 2918, con un aumento di 445 in un solo giorno. Solo 42 invece i nuovi casi in provincia di Lodi, la zona dove è esploso il contagio. “A conferma – ha detto Gallera – che la strada intrapresa del contenimento è stata giusta”. A Milano, invece, i contagiati sono 813: ieri erano 711. “Gli ospedali – ha spiegato il titolare del Welfare – registrano un afflusso in leggerissima crescita ma costante e assolutamente gestibile”.

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