“Stop ai servizi di consegna e reddito garantito per per i rider lasciati a casa”. È l’appello lanciato dai rider torinesi del collettivo Deliverance Project al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Da giorni continuano a consegnare cibo d’asporto per la città senza protezioni. Vorrebbero fermarsi, ma in tanti non riescono: “Io vorrei fermarmi ma non posso – racconta una di loro – perché devo pagare l’affitto e perché con il sistema del ranking (cioè un punteggio dato da disponibilità, numero di consegne e velocità ndr.), se rinuncio a due settimane, rischio l’azzeramento del mio punteggio e per me sarà impossibile ritornare a lavorare”. Intanto davanti ai pochi ristoranti aperti, si creano dei capannelli poco sicuri per i rider stessi che sono costretti ad aspettare fino a due ore per ricevere il cibo da trasportare. “Non vogliamo ricatti tra salute e lavoro – spiegano i rider – l’emergenza sanitaria non la possono pagare le categorie meno tutelate e ai margini della società”.

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