Solo 19 nuovi contagi in tutto il Paese, 17 nella regione di Hubei, da dove è partita l’epidemia Covid-19. A Wuhan, città simbolo dell’emergenza, chiusi tutti i 16 ospedali provvisori allestiti per fronteggiare il contagio. La Cina “è vicina alla vittoria, ma la battaglia continua” fanno sapere le autorità, nel giorno in cui il presidente Xi Jinping ha organizzato la sua prima visita nella città focolaio del coronavirus dallo scoppio della crisi. L’agenzia Xinhua canta vittoria, sottolineando gli sforzi cinesi contro l’epidemia: “Una vittoria a Wuhan è una vittoria per l’Hubei, una vittoria nell’Hubei è una vittoria per la Cina” scrive, ripetendo una frase usata in precedenza nei media ufficiali del Partito comunista cinese.

Chiusi gli ospedali provvisori a Wuhan – I dati sembrano dare ragione a Pechino. Di fronte alla progressiva riduzione del numero di pazienti contagiati, come detto le autorità di Wuhan hanno chiuso gli ultimi due ospedali provvisori allestiti per accogliere i pazienti contagiati dal coronavirus, segnando così la chiusura di tutte e 16 le strutture dedicate in città. Gli ultimi 49 pazienti dimessi dall’ospedale di Wuchang hanno lasciato la struttura oggi. L’ultimo centro che in ordine di tempo ha chiuso i battenti è quello di Jianghan allestito usufruendo degli spazi del centro internazionale di esposizioni della città. Nella fase più critica dell’epidemia, negli ospedali appositamente allestiti sono stati curati circa 12mila pazienti.

Le nuove regole sugli spostamenti – Visti i miglioramenti della situazione, la provincia dell’Hubei ha annunciato l’adozione di nuove regole di controllo, permettendo alle persone in salute da aree a medio e basso rischio di spostarsi all’interno della provincia. Con un’app, ogni residente avrà un colore per codice di salute: uno rosso indica un caso confermato o sospetto di Covid-19, uno giallo segnala un contatto vicino mentre uno verde certifica l’assenza di contatti. A questi ultimi, da aree a medio e basso rischio, sarà data la possibilità di viaggiare nella provincia per la ripresa delle attività produttive. La decisione, contenuta in una circolare emessa dal quartier generale dell’unità provinciale di controllo del Covid-19, sblocca il divieto assoluto di spostarsi all’interno dell’Hubei, deciso un mese fa contro la diffusione dell’epidemia, al fine di far ripartire le attività produttive e di assicurare, allo stesso tempo, la sicurezza del personale.

Codici verdi, gialli e rossi – Nella fattispecie, il codice verde da aree ad alto rischio obbliga a seguire “le specifiche regole di viaggio delle autorità locali”, ha riferito la Xinhua. I titolari del codice giallo non saranno autorizzato a spostarsi, mentre quelli con il rosso dovranno essere subito mandati in quarantena e sottoposti a trattamento. I colori, ovviamente, saranno sottoposti a modifiche a seconda delle condizioni di salute del suo titolare. Le province hanno classificato città, contee e distretti in base ai rischi legati all’epidemia: senza nuovi casi di contagio negli ultimi 14 giorni la valutazione è di basso rischio; con meno di 50 casi o con più di 50 ma non concentrati in focolai, il rischio è considerato medio; con più di 50 casi concentrati e con focolai, scatta l’alto rischio. Alla fine di venerdì, 19 città e contee hanno ricevuto un giudizio di alto rischio, 37 di basso rischio e 20 di medio rischio. Ieri, l’Hubei non ha registrato nuovi casi di Covid-19 per cinque giorni di fila nelle sue 16 città e prefetture fuori dal capoluogo Wuhan, il focolaio dell’epidemia in un Paese in cui i dati ufficiali parlano di 3.136 morti e 80.754 casi confermati di Covid-19.

Xi Kinping a Wuhan – “L’epidemia del nuovo coronavirus è sostanzialmente limitata all’epicentro” ha detto da Wuhan il presidente cinese Xi Jinping, promettendo “una battaglia risoluta per la vittoria nella guerra contro il coronavirus” e sollecitando – hanno riferito i media ufficiali – “sforzi decisi, solidi e meticolosi di prevenzione e controllo a difesa dell’Hubei e di Wuhan“. Dopo un duro lavoro, ha detto ancora il leader del Partito comunista cinese, la situazione “ha mostrato positivi cambiamenti con importanti progressi”. Il presidente, poi, ha detto che gli addetti sanitari in prima linea hanno affrontato le più difficili missioni, definendoli “le persone più ammirevoli” che si meritano i più alti riconoscimenti. Xi infine ha esortato i medici a rafforzare le loro protezioni personali contro il virus. I media ufficiali hanno diffuso immagini del presidente – con la mascherina rigorosamente indossata – che saluta la popolazione in quarantena affacciata alle finestre dei palazzi e dell’incontro con medici e pazienti dell’ospedale di Huoshenshan, con gli “operatori in prima linea” nelle strade di Wuhan.

Altre città tornano alla normalità – E Qianjiang, città con un milione di abitanti a circa 130 km da Wuhan, annuncia il ritorno alla normalità: è “la prima città” della provincia di Hubei “a revocare il lockdown“, ha scritto il Global Times. Le autorità di Qianjiang hanno annunciato che “la città tornerà alla normalità nei prossimi giorni, con la revoca dei checkpoint lungo le strade, il ripristino del trasporto pubblico e – aggiunge un tweet del Quotidiano del Popolo – la ripresa del lavoro delle aziende e della produzione“.

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