“Dobbiamo contrarci sul contenimento e allo stesso tempo fare ogni cosa possibile per prepararci ad una potenziale pandemia. Ogni Paese deve fare le sue valutazioni a seconda del proprio contesto. Anche noi lo faremo, monitorando 24 ore la situazione”. Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus fa il punto sulla situazione dei contagi nel mondo: è “incoraggiante” la loro diminuzione in Cina, dove “la diffusione del coronavirus ha raggiunto il suo picco tra il 23 gennaio e il 2 febbraio. E da allora ha cominciato a diminuire in maniera consistente”, anche se il virus continuerà a circolare per mesi nel Paese. È invece “profondamente preoccupante” l’aumento in Italia, Iran e Corea del Sud, aggiungono. Le azioni intraprese da Italia e Corea del Sud, ha però aggiunto Bruce Ayilward, a capo della missione dell’Oms in Cina, “vanno nella giusta direzione”.

A creare i maggiori timori è la situazione in Iran, dove aumentano i morti e i contagiati da coronavirus. Secondo l’agenzia Isna le vittime, soltanto nella città di Qom, sono 50. “Non dite la verità”, ha detto un deputato di Qom, Ahmad Amirabadi Farahani, accusando le autorità al termine di una sessione parlamentare a porte chiuse sull’emergenza. Ma il portavoce del ministero della Salute, Iraj Harirchi, ha negato la veridicità del dato e ribadito che le persone decedute sono 12, alzando invece il numero dei casi confermati a 61, quelli sospetti e in corso di verifica circa 900. Farahani aveva parlato anche di oltre 250 contagiati nella città, posti in quarantena. “Nessuno ha titolo per discutere questo tipo di informazioni”, ha detto Haririchi, aggiungendo che i deputati non hanno accesso ai dati sull’epidemia e potrebbero confonderli con quelli relativi ad altre malattie.

Ma il contagio prosegue, con esponenti del Parlamento in gravi condizioni. Anche alcuni funzionari pubblici iraniani, tra cui due parlamentari appena eletti nel voto di venerdì scorso, risultano contagiati e sono ricoverati in ospedale. Si tratta di due deputati di Rasht, nella provincia settentrionale di Gilan, Ali Aghazadeh e Mohammadali Ramezani. Quest’ultimo risulta in condizioni critiche. I funzionari monitorati stati sottoposti a test di controllo della malattia dopo aver partecipato a un seminario con persone risultate poi contagiate, tra cui il presidente Mohsen Hashemi e altri membri del Consiglio comunale di Teheran. Un consigliere comunale della capitale, Elham Fakhari, si trova ora ricoverato in terapia intensiva per problemi respiratori. Tra gli altri colpiti dal virus c’è il responsabile dell’università di Scienze Mediche di Qom, Mohammadreza Qadir, che è stato messo in quarantena.

Cina – Oltre 3.000 fra medici e operatori sanitari sono stati contagiati finora, ha riferito il funzionario della Commissione sanitaria nazionale, Liang Wannian, sottolineando la minaccia rappresentata dal virus, in una conferenza stampa insieme al capo della task force inviata dall’Organizzazione mondiale della sanità, Bruce Aylward. Questi casi fra gli staff medico-sanitari si sono verificati principalmente nello Hubei e sono stati probabilmente dovuti alla mancanza di equipaggiamento protettivo e all’affaticamento degli operatori.

Intanto Wuhan resta isolata, nonostante per qualche ora sia stata diffusa la notizia – poi smentita – dell’allentamento della quarantena. In Cina intanto rallentano i contagi, ma soltanto ieri c’è stato il picco di vittime: 150. Sono sei però le province del Paese che hanno abbassato hanno il livello di emergenza contro l’epidemia, portandolo da 1, il più alto, a 2 o a 3: si tratta di Gansu, Liaoning, Guizhou, Yunnan, Shanxi e Guangdong. La mossa delle autorità locali segue l’invito rivolto ieri dal presidente Xi Jinping di un “ritorno ordinato” alle attività lavorative e produttive dopo la festività del Capodanno lunare, eccezionalmente prolungata per l’emergenza sanitaria. Ma nonostante i segnali di allentamento delle misure di quarantena, è stata rinviata per la prima volta in decenni la sessione annuale del parlamento in programma il 5 marzo. E Pechino ha approvato la bozza di legge “ampia” che include il bando immediato del consumo di carne di animali selvatici, insieme alla stretta sul commercio illegale a tutela di vita e salute delle persone. Lo schema ha 8 articoli focalizzati sul “noto problema” di consumo di carne di animali selvatici (ritenuto uno delle possibili cause del coronavirus) su cui c’è il bando totale e la stretta sul commercio illegale.

Corea del Nord – La situazione si aggrava. Il numero dei morti è salito a 7 e a 833 quello dei contagiati. È il secondo paese per numero di persone infette dopo la Cina: l’Italia è il terzo, e il Giappone quarto (fermo a 135, secondo i dati della Johns Hopkins University). La Borsa di Seul crolla: l’indice Kospi brucia 83,80 punti, scivolando a quota 2.079,04 (-3,87%). Il Paese presenta il bilancio più pesante di contagio fuori dalla Cina, al punto che ieri il presidente Moon Jae-in ha dovuto annunciare il rialzo dell’allerta al massimo livello, a ‘rosso’.

Montenegro: “Viaggi in Italia solo se necessario” – Lo ha affermato oggi il direttore dell’Istituto di sanità pubblica Boban Mugossa. Mugossa ha affermato che se il viaggio è necessario è dovere del passeggero riferire alla frontiera e all’ispezione sanitaria al suo ritorno nel Paese. “Dobbiamo inviare un messaggio alla nostra popolazione per tenere d’occhio la situazione ed essere in costante contatto con i colleghi della regione e dell’Italia, nonché con l’Organizzazione mondiale della sanità”, ha detto Mugossa in una conferenza stampa a Podgorica.

Tunisia, possibile stop a collegamenti aerei con l’Italia
La Tunisia potrebbe sospendere alcuni collegamenti aerei con l’Italia nell’ambito delle misure adottate per contenere la diffusione del coronavirus. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Rene Trabelsi, all’emittente radiofonica Shems FM. “Prendiamo tutte le misure e le precauzioni in coordinamento con il ministero della Sanità. Decideremo oggi o domani per evitare qualsiasi minaccia, potremmo sospendere qualche volo”, ha detto.

Usa, allerta per i viaggi in Italia – I Centri per il controllo delle malattie, Cdc, hanno aggiunto il nostro Paese nella lista delle destinazioni, insieme a Hong Kong e Iran, per cui è richiesta particolare attenzione e il rispetto di comportamenti prudenziali. Non si raccomanda, invece, di cancellare o rimandare i viaggi. Chi è stato in Italia negli ultimi 14 giorni e manifesta tosse, raffreddore o difficoltà respiratoria, deve “consultare un medico, ma è fondamentale chiamare prima di andare in ambulatorio o al pronto soccorso, raccontando del recente viaggio in Italia, un’area con diffusione locale di coronavirus, e spiegando i sintomi”. Va immediatamente informato il personale addetto al controllo delle infezioni e il Dipartimento sanitario locale. Finora i Cdc hanno emanato un’allerta di livello 3, la più severa, per la Cina, con la raccomandazione di evitare i viaggi non necessari, e di livello due per Giappone e Corea del Sud, dove anziani e persone con malattie croniche dovrebbero considerare di rinviare i viaggi.

Intanto, l’amministrazione Trump ha bloccato il piano di trasferire per la quarantena in una ex base militare di Anniston, Alabama, alcuni dei passeggeri della nave da crociera Diamond Princess risultati positivi, dopo che ieri il consiglio comunale aveva votato una risoluzione contraria minacciando azioni legali contro il governo federale. Non è chiaro ora dove questi pazienti trascorreranno la quarantena. Gli Usa avevano evacuato 300 passeggeri americani la scorsa settimana, 14 dei quali positivi al virus.

Il governatore Kay Ivey ha twittato di aver ringraziato il presidente in una telefonata. Idem il senatore Richard Shelby: “Ho appena telefonato al presidente, mi ha detto che la sua amministrazione non manderà alcun paziente che ha contratto il coronavirus sulla Diamond Princess ad Anniston. Grazie presidente per aver lavorato con noi per garantire la sicurezza di tutti gli abitanti dell’Alabama”.

Israele, sconsigliati i viaggi in Italia: “Possibile quarantena per chi arriva”
Il ministero degli Esteri israeliano ha pubblicato un avviso in cui sconsiglia ai cittadini di recarsi in sette Regioni del Nord Italia per la presenza dell’infezione da coronavirus. Nell’avviso, diffuso dai media, si consiglia di valutare la necessità di un viaggio e comunque di attenersi alle misure cautelative pubblicate dalle autorità italiane, statali e regionali. Le sette regioni indicate sono: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Liguria.

Il Times of Israel, citando il ministro della Salute, Yaakov Litzman, ad Army Radio, ha inoltre aggiunto che il governo sta anche pensando di “imporre la quarantena” a tutti coloro che arrivano nel Paese dalle aree critiche in Italia.

Primo caso in Afghanistan – È stato segnalato il primo caso di contagio caso nella provincia occidentale di Herat, che confina con l’Iran. Il ministro Firuzuddin Firuz ha dichiarato l’emergenza nella provincia dove ieri erano stati segnalati tre casi sospetti e ha invitato gli afghani a evitare gli spostamenti da e per Herat. L’Afghanistan, martoriato da decenni di guerre, ha anche temporaneamente chiuso il confine con l’Iran. Tre casi di contagio a causa del nuovo coronavirus in Kuwait. La notizia è stata confermata dalle autorità sanitarie locali, come riporta l’agenzia ufficiale Kuna. Si tratterebbe di persone che erano state in Iran.

L’Australia e gli studenti cinesi – La compagnia australiana di bandiera Qantas si prepara a effettuare una serie di voli speciali per consentire il rientro in Australia di decine di migliaia di studenti cinesi iscritti in università australiane, non appena il governo di Canberra avrà tolto il bando agli ingressi dalla Cina. Il piano viene proposto dal gruppo delle dieci maggiori università australiane, che sottolineano come l’estensione del bando, fino almeno al 29 febbraio, riduca ulteriormente per 100 mila studenti la finestra di opportunità per cominciare in tempo gli studi del primo semestre in Australia. Le università e il governo di Canberra stanno preparando i piani per consentire ai voli di operare con prontezza se il bando sarà rimosso in tempo, mentre la Qantas si prepara a rendere disponibili gli aerei. I voli di linea della Qantas con la Cina sono sospesi fino al 29 marzo. Intanto circa 150 australiani ancora bloccati a Wuhan in Cina si sono appellati al primo ministro Scott Morrison perché disponga nuovi voli di rimpatrio, dichiarando che i loro farmaci si vanno esaurendo, la salute mentale peggiora e aumenta il rischio di perdere i propri posti di lavoro.

Pakistan – Duecentocinquanta persone sono state poste in quarantena al confine con l’Iran “al posto di frontiera di Taftan“, ha detto il responsabile amministrativo aggiunto della zona, Najeebullah Qambrani. Fanno parte del gruppo 110 persone che rientravano da un pellegrinaggio a Qom, epicentro dell’epidemia in Iran. “Abbiamo deciso di non correre alcun rischio e di tenerli tutti sotto osservazione per le prossime due settimane”, ha affermato Qambrani.

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