Per l’Organizzazione mondiale della Sanità il coronavirus “resta un’emergenza per la Cina e una minaccia molto grave per il resto del mondo”. Finora l’epidemia ha ucciso oltre mille persone, più delle vittime della Sars. Oms annuncia che “il primo vaccino per il Coronavirus potrebbe essere pronto fra 18 mesi”, ma l’allerta resta altissima: “Un virus può avere sul piano politico, economico e sociale un impatto più potente di qualsiasi azione terroristica – ha detto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing quotidiano con la stampa a Ginevra -. Il mondo si deve svegliare e considerare questo virus come il nemico numero uno”. L’organizzazione ha inoltre annunciato che Covid-19 è il nuovo nome per la malattia. È l’acronimo di Co (corona); Vi (virus); D (‘disease’, malattia) e 19 (l’anno di identificazione del virus).

Speranza: “Controlli in tutti i porti italiani” – Guardando all’Italia, il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che “per il trasporto marittimo è stata attivata ed è in fase di progressiva implementazione una procedura di controllo in tutti i porti italiani: è stato previsto l’obbligo di richiesta da parte di tutte le navi della libera pratica sanitaria”. Quindi, ha proseguito, “una nave prima di entrare in porto comunica all’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) la situazione sanitaria di bordo e richiede una specifica autorizzazione allo sbarco di passeggeri, dell’equipaggio e a tutte le operazioni commerciali“. Si tratta di un procedimento “di regola previsto solo per le provenienze extra europee – precisa – è stato esteso a tutte e può comportare anche l’ispezione e la visita medica a bordo in tutti i caso sospetti. Inoltre per le navi in arrivo nei porti nazionali dopo una navigazione inferiore alle 6 ore è previsto l’obbligo di comunicazione via radio della situazione sanitaria di bordo, contestualmente all’annuncio del loro arrivo”.

I ricoverati in ItaliaIntanto migliorano le condizioni della coppia di turisti cinesi contagiati e ricoverati in isolamento allo Spallanzani. “Sono tuttora ricoverati in terapia intensiva – hanno detto dall’ospedale -. Presentano entrambi un lieve miglioramento delle condizioni generali. In particolare, l’uomo presenta una riduzione del supporto respiratorio, con partecipazione attiva alla respirazione. La prognosi resta riservata”. Resta in “buone condizioni” il terzo ricoverato, il 29enne italiano proveniente da Wuhan mentre sta per rientrare in Italia Niccolò, il 17enne di Grado che per qualche linea di febbre era stato costretto a rimanere a Wuhan. Nel bollettino diffuso dall’Istituto Spallanzani si legge che continua la “quarantena” per le 20 persone della comitiva di turisti che sono state “contatti primari dei due coniugi cinesi”. Dei 58 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, dicono, 46 sono risultati negativi al test e sono stati dimessi, mentre tredici pazienti sono ancora ricoverati. “Tre – è specificato – sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), 9 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. Un solo paziente rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici”. Proseguono, e vengono ulteriormente potenziati, i controlli negli aeroporti con verifiche sanitarie anche sui passeggeri in arrivo da Roma dopo voli internazionali. Una misura su cui Walter Ricciardi, membro del Consiglio esecutivo dell’Oms ed ex presidente dell’Istituto superiore di sanità, ha espresso perplessità in un’intervista al Manifesto: “Così si spingono i viaggiatori a compiere scali intermedi per aggirare il blocco, ma in questo modo perdiamo il controllo delle persone”.

La Cina dà inoltre notizia della più giovane paziente guarita: si tratta di una bimba di 4 mesi della provincia di Hainan. Nel Paese si contano 42.600 contagi, con 2.500 nuovi casi segnalati. E cresce anche il numero di contagi nel resto del mondo: gli Stati Uniti hanno confermato il primo contagio da coronavirus in California, che porta a 13 il numero dei pazienti nel Paese. In Europa sono 37 i casi accertati, prevalentemente in Francia e in Germania.

“Due o tre mesi per un primo test del vaccino– Un team di dieci ricercatori del laboratorio di patologia dell’ospedale di Westmead in Sydney ha isolato il virus da diversi pazienti – com’era già stato fatto anche all’Istituto Spallanzani di Roma – e ne ha composto due complete sequenze. “Il vantaggio di avere un ‘genoma isolato’, come viene chiamato, è di poter confermare che i nostri test funzionano bene. Possiamo anche dare un contributo in termini di comprendere come il virus sta mutando attorno al mondo”. Oltre a facilitare i test del virus, le sequenze del genoma permetteranno di testare potenziali vaccini, ha aggiunto. I dati raccolti sono stati aggiunti alla banca dati online dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che già include 50 genomi completi del virus. Per i primi test bisognerà attendere ancora un po’ di tempo: “Due o tre mesi per il primo test del vaccino condotto su un piccolo numero di persone per verificarne la sicurezza” ha spiegato in una intervista all’Ansa Anthony Fauci, fra i più celebri immunologi del mondo, esperto di Hiv e direttore dell’istituto statunitense per lo studio delle malattie infettive Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases).

A Hubei mortalità del 3%Luigi Ventura, professore ordinario di Economia Politica dell’Università Sapienza di Roma, ha calcolato che a Wuhan e nella provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia, il tasso di mortalità “è del 3%”. Una percentuale che per il resto della Cina e del mondo scende al 4 per mille. Per Ventura le misure di contenimento che Pechino ha adottato stanno funzionando, vista la battuta d’arresto dei contagi che, al contrario, stanno aumentando nel mondo: “Gli spostamenti – osserva – stanno avendo i loro effetti negativi”. L’esperto richiama anche il caso della nave da crociera Diamond Princess isolata nella baia di Yokohama, in Giappone, dove sono stati registrati 135 casi: “La nave è come una piccola Wuhan, dove molte persone hanno frequentato gli stessi luoghi per giorni in un’area ristretta esponendosi al contagio”.

Di Maio: “300 milioni di euro per sostenere il Made in Italy” Intanto si cominciano a valutare le ripercussioni che l’epidemia – e le misure messe in campo per contenerla – avranno sull’economia. Per il 2020 sono stati messi a disposizione circa 300 milioni di euro che attraverso l’Agenzia Ice potranno andare a finanziare il sostegno del Made in Italy. È quanto spiega il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervistato dal Sole 24Ore. In tema emergenza coronavirus, il ministro sottolinea infatti che “sarà soprattutto la nostra componente export” quella che consentirà all’Italia, attraverso una mirata diversificazione di mercati, di attutire il fenomeno del possibile rallentamento dell’economia mondiale a causa di quello dell’economia cinese dopo la diffusione dell’epidemia.

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