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“Senza” non significa più sano: ecco perché questi cibi non sono salutari come pensiamo. La nutrizionista: “Chiedetevi come viene sostituito l’ingrediente mancante”

In linea di principio, piuttosto che escludere acriticamente qualcosa senza una vera necessità medica, è sempre meglio puntare su una dieta varia ed equilibrata. Ciò detto, consideriamo i pro e i contro dei free from più richiesti

di Vita&Salute per il Fatto

Zuccheri aggiunti - 10/10

Ecco un’altra scritta molto ricercata. La dicitura “senza” può comparire solo se lo zucchero è presente nella misura massima di 0,5 g per 100 g o ml di prodotto. L’idea di fare a meno di questo dolcificante è certo allettante: se usato in eccesso può infatti favorire alcune problematiche come il sovrappeso e il diabete. È utile però sapere come viene sostituito. Spesso si utilizza il fruttosio, lo zucchero della frutta: in apparenza, un’alternativa sana. Ma finché si trova nella frutta, insieme ad altri componenti come la fibra, non ci sono grossi problemi. Diverso è il caso quando il fruttosio viene estrapolato; può dare allora alterazioni metaboliche che inducono sovrappeso e obesità, aumento della glicemia e quindi maggior rischio di diabete 2 e tumori. Anche se derivato dalla frutta, lo zucchero di uva o di mela che si trova a volte nelle confetture non è paragonabile a un frutto nella sua interezza: è sostanzialmente uno sciroppo molto concentrato, con un indice glicemico non proprio basso.

E non ha proprio nulla di naturale il tanto diffuso sciroppo di glucosio-fruttosio, un prodotto fortemente lavorato i cui effetti, aggravati, sono paragonabili a quelli del fruttosio. Quanto ai dolcificanti artificiali, vari studi avvertono della loro capacità di alterare il microbiota intestinale e di contribuire alla sindrome metabolica, favorendo l’obesità e la resistenza insulinica. Ci sono anche le bibite 0 che, avverte la biologa, “secondo alcuni studi aumentano il rischio di diabete 2”. Attenzione anche alla stevia, il dolcificante a zero calorie. “Non viene usata la foglia, ma un suo estratto ancora poco studiato e di cui non si conosce l’effettivo impatto sulla salute”.

Quindi, torniamo allo zucchero bianco? No, impariamo piuttosto ad apprezzare le bevande non zuccherate e a scegliere prodotti con pochi zuccheri (sotto il 15%), che facciano ricorso magari a frutta fresca o secca (uvetta ecc.). In ogni caso, bisogna puntare alla moderazione.

Zuccheri aggiunti - 10/10
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