Tre convogli della linea 1 della metropolitana di Napoli si sono scontrati appena fuori dalla stazione Piscinola poco prima delle 8: cinque le persone ferite. L’incidente ha coinvolto un treno che dal deposito si stava immettendo sul binario 1 e si è scontrato con un altro che viaggiava sullo stesso binario e che si apprestava a entrare in stazione. L’impatto ha coinvolto un treno con molti passeggeri a bordo che era appena partito dal binario 2 della stazione: l’urto avrebbe fatto saltare tre porte del mezzo. Un macchinista è stato trasportato all’ospedale Cardarelli di Napoli in stato di choc per un trauma toracico e cervicale. In totale sono quattro i feriti trasportati in ospedale, mentre altri dodici hanno ricevuto le cure dei sanitari sul posto. Bloccata la circolazione su tutta la tratta: sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e il 118. Si indaga sulle cause dell’incidente.

Secondo le prime notizie, sono due le persone che hanno riportato ferite più importanti: si tratta del macchinista, che ha riportato un trauma toracico e di una passeggera con un trauma lombo-sacrale. Gli altri sono feriti lievi: una passeggera è stata ricoverata per un trauma alla mano, altri hanno riportato varie contusioni o escoriazioni. L’Asl Napoli 1 ha precisato che i feriti trasportati in ospedale sono quattro: “Un macchinista con trauma toracico e trauma cervicale (trasportato al Cardarelli) e 3 passeggeri”. Altri dodici hanno ricevuto le prime cure sul posto. Una prima ricostruzione dell’accaduto indicherebbe che non sia stato rispettato il segnale di stop dal treno che dal deposito si stava immettendo sul binario 1 e che si è scontrato con il convoglio che stava viaggiando sullo stesso binario per entrare nella stazione di Piscinola. Questo treno ha poi urtato quello con i passeggeri a bordo partito poco prima dal binario 2.

La scorsa notte sono stati eseguiti interventi di manutenzione con una vecchia motrice a gasolio sui binari della linea 1 della metropolitana di Napoli: secondo quanto si apprende, già in passato si sono verificati problemi di frenata per i primi treni che la mattina entrano in servizio, causati dai liquidi viscidi che la motrice lascia sui binari. La motrice si innesta sui binari della linea 1 proprio dal deposito presente nei pressi della stazione di Piscinola, lo stesso dal quale stamattina è uscito il treno che avrebbe causato l’incidente, guidato dal macchinista rimasto ferito.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, dovranno stabilire delle cause dello scontro: se si è trattato di un errore umano o se si è verificato un guasto nel sistema che regola la circolazione dei convogli. Sul posto è in corso un sopralluogo del vicesindaco e dell’assessore ai Trasporti, Enrico Panini, insieme ai tecnici di Anm, l’azienda che gestisce la metro. L’amministratore di Anm, Nicola Pascale, ha espresso cautela: “Sulle cause e la dinamica esatta dell’incidente attendiamo che si pronunci la magistratura”

“Non sappiamo ancora se i treni coinvolti nell’incidente verranno tutti o solo in parte sequestrati dalla magistratura – ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – Stasera speriamo di avere un quadro più chiaro sia sulle cause che sull’impatto che l’incidente avrà sul servizio della metropolitana nei prossimi giorni” Poi ha spiegato che il numero dei treni della metropolitana è già ridotto ai minimi termini: “Siamo in attesa che a fine febbraio arrivi il primo dei treni nuovi. Ora – ha proseguito – dobbiamo aspettare di capire che cosa sia successo e accelerare al massimo il ripristino della linea della metropolitana ma purtroppo non dipende solo da noi”. Intanto l’Anm ha previsto un servizio bus per sopperire all’assenza della metropolitana.

Si attende l’analisi delle scatole nere dei due mezzi per cercare di avere qualche informazione in più. Gli accertamenti dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Michele Caroppoli della sesta sezione “lavoro e colpe professionali” della Procura di Napoli, sono ancora in corso: sono stati ascoltati i testimoni ed effettuati sopralluoghi nella postazione centrale operativa dei Colli Aminei. Intanto in ospedale, come da prassi, i macchinisti sono stati sottoposti ai test tossicologici. Il tratto dove è verificato l’incidente non è monitorato dalle telecamere che, invece, sono presenti all’interno dei vagoni. Gli inquirenti non escludono di contestare il reato di disastro colposo, mentre valutano anche la configurabilità di altri reati.

Articolo Precedente

Il Papa è uno solo e il suo nome è Bergoglio. Nemmeno Ratzinger lo mette in dubbio

next
Articolo Successivo

Matera, offese e schiaffi ai bambini: sospesa per sei mesi una maestra di una scuola dell’infanzia. I maltrattamenti nelle intercettazioni video

next