Circa 90 scosse di terremoto hanno fatto tremare il Mugello, in provincia di Firenze. La più forte, nella prima mattinata di lunedì, di magnitudo 4.5, è stata registrata alle ore 4.37 ed è stata avvertita fino a Firenze e Pistoia. Per le altre, cominciate alle 20.38 di domenica sera, l’intensità è stata minore, ma comunque fino a 3.2. Secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, sono due gli epicentri, localizzati a circa 9 chilometri di profondità: uno a Scarperia San Piero, dal quale ha preso origine la scossa più violenta, e l’altro a Barberino del Mugello. Lievi i danni agli edifici, anche se 236 persone si trovano fuori dalle proprie abitazioni e sono in fase di allestimento tende per un centinaio di posti a Barberino, come spiegato dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

In corso verifiche su eventuali danni, ma intanto alcune scuole del comprensorio rimarranno chiuse, come a Barberino di Mugello, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Firenzuola, Vaglia, Borgo San Lorenzo, Vicchio e Vernio. A Barberino la chiesa e la canonica sono state dichiarate inagibili. È ripreso, dopo un’iniziale sospensione per verifiche tecniche sulle linee, il traffico ferroviario nel nodo di Firenze. In mattinata era stata bloccata anche l’Alta velocità tra Firenze e Bologna, col traffico ripreso intorno alle 8.30 di lunedì. Un blocco che ha fatto accumulare ritardi superiori a due ore nella tratta Milano-Napoli.

Molte le persone che via via hanno abbandonato le abitazioni e sono scese in strada, rifugiandosi nelle auto per proteggersi dalla pioggia: “La scossa di magnitudo 4.5 ha fatto davvero paura” ha raccontato il sindaco di Scarperia San Piero, Federico Ignesti, che tranquillizza sulla presenza di danni. “Al momento non risultano ai Carabinieri che hanno effettuato i primi sopralluoghi, né a me sono arrivate segnalazioni in merito. Intanto – conclude – è stato attivato il Centro operativo intercomunale di Protezione Civile“.

“Abbiamo appreso che i vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile l’intero edificio del municipio di Barberino del Mugello, che a quanto pare è il Comune che ha subito più danni di tutta l’area interessata dal sisma”, ha fatto sapere Dario Nardella, Sindaco di Firenze e dell’intera Città metropolitana. Il capo di Palazzo Vecchio ha aggiunto che ad ora “abbiamo circa 70 persone” fuori casa, “ma il numero, ci dicono, è destinato ad aumentare. La situazione è sotto controllo, anche se bisogna risalire molto indietro” nel tempo “per trovare una scossa così forte. Le ultime sono state nel 1960, vicino al 5.0, e nel 1969”.

Il presidente della regione Rossi, al termine del sopralluogo nella zona, ha dichiarato che “la decisione che è stata presa è stata di completare l’allestimento della palestra a Barberino per circa 70 posti e poi iniziare la costruzione di un campo di tende nella zona designata dalla Protezione Civile, individuata vicino al lago, per un centinaio di persone. La gente ha passato una brutta nottata, in caso di altre scosse bisogna offrire un’alternativa”. Come per la scelta di creare una zona rossa nel Comune mugellese, quella di costruire una piccola tendopoli è una “decisione preventiva che speriamo non serva. Per le persone ammalate in casa dobbiamo capire se nelle nostre residenze sanitarie abbiamo posti letto, penso alle persone anziane o ammalate”, ha continuato confermando che “al momento non ci sono stati danni a persone, ci sono stati danni a cose, complessivamente anche contenuti, ma ci stiamo attrezzando perché se ci fosse bisogno si sia pronti a intervenire”.

Il primo cittadino di Vicchio, Filippo Carlà Campa, al giornale Radio Rai ha raccontato che “la scossa è stata abbastanza lunga, soprattutto la prima, sono caduti oggetti in un supermercato ma non abbiamo al momento verificato danni a persone o cose. Le notizie arrivano però in modo frammentario. La popolazione si è riversata nelle piazze, proprio quest’anno ricorre il centesimo anniversario del terremoto che nel 1919 distrusse il Mugello”.

Il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, ha detto che nel Paese “abbiamo sentito una bella botta. C’è stata molta paura e le persone si sono riversate subito in strada. La scossa più potente è stata accompagnata da un boato e da un dondolio di alcuni secondi che hanno messo paura”. “Ora la situazione appare sotto controllo – ha aggiunto più tardi il primo cittadino – Dopo la paura e la gente in strada sono partite subito le verifiche per controllare gli edifici pubblici”.

“In questo momento stiamo provvedendo con Vigili del Fuoco, Carabinieri e altri volontari a effettuare una ricognizione in tutta la zona interessata dallo sciame sismico e soprattutto dalla forte scossa delle 4 e 37 – spiega in una nota il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi – Ci sono alcune case lesionate e anche la chiesa e la canonica di Barberino sono state dichiarate inagibili. Il centro di Barberino è praticamente vuoto perché tutti sono ancora in strada. Ci segnalano qualche criticità in alcune frazioni periferiche e quella è la priorità per il momento: raggiungere tutte le frazioni, anche le più isolate, valutare la situazione ed eventuali necessità e nel caso lasciare un presidio per assistere le persone”.

Dai vigili del fuco si fa sapere che sono in corso verifiche dopo alcune richieste di sopralluogo per caduta di calcinacci. Mentre, in una nota, la Protezione Civile della Città metropolitana di Firenze spiega che “sta monitorando la situazione. Nel frattempo l’Unione dei Comuni del Mugello ha aperto la Sala intercomunale di protezione civile a Borgo. Vi sarebbero danni ad edifici a Scarperia San Piero e a Barberino”.

Anche a Barberino è stata aperta l’unità di crisi e sono in corso verifiche per eventuali danni. Su Facebook, il Comune consiglia “alla cittadinanza di sostare nelle aree individuate secondo il Piano di Emergenza Comunale per evitare di intasare strade e Piazze che necessariamente devono rimanere sgombere in caso di necessità di soccorso”.

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