“L’incontro non è andato bene”. Esordisce così Annamaria Furlan, al termine dell’incontro con l’amministratrice delegata e presidente di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli. “L’ad ha sottolineato varia volte che non è accettabile che si cambino le regole del gioco durante il percorso e per questo – spiega la numero uno della Cisl – abbiamo detto unitariamente al governo che non va dato alcun pretesto perché la fabbrica si chiuda e quindi di rimettere lo scudo penale”. Landini (Cgil): “Alla domanda che ArcelorMittal aveva dichiarato gli esuberi prima e a prescindere dallo scudo, oggi la Morselli una risposta non l’ha data”. Barbagallo avverte: “Noi non saremo complici di questo disastro economico, produttivo, occupazionale e sociale, perché i nostri lavoratori si rifiuteranno di dare una mano ad ArcelorMittal a spegnere il centro siderurgico – ed aggiunge – sullo scudo né il governo né l’amministratrice delegata hanno risposto. Lei (Morselli, ndr) ha detto: “Io vi posso solo dire che noi abbiamo finito il nostro compito qua”. Infine l’appello unitario delle tre sigle sindacali affinché “il governo convochi l’azienda per un uovo incontro al quale vogliamo partecipare anche noi”.

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Ex Ilva, l’ad di ArcelorMittal: “L’azienda ha deciso, recesso in corso. Noi i salvatori della Patria, siamo stati presi in giro dal governo”

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Ex Ilva, Barbagallo: “Causa a Mittal? Non ci saranno più i posti di lavoro. Non possiamo essere complici di questa nefandezza”

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