Lufthansa tenta di tagliare fuori Delta Airlines dal salvataggio di Alitalia, approfittando delle frizioni tra la compagnia americana e gli altri attori della newco che entro il 15 ottobre dovrebbe presentare un’offerta vincolante di acquisto per assicurarsi la compagnia di bandiera. Il vettore tedesco ha scritto una lettera a Ferrovie dello Stato, inviata per conoscenza anche al ministero dello Sviluppo Economico, dicendosi disponibile a partecipare come partner commerciale all’operazione. Niente soldi per le azioni, dunque, ma solo un appoggio esterno.

La missiva è stata accolta positivamente da Atlantia, la holding della famiglia Benetton che potrebbe acquisire il 35% della ‘nuova’ Alitalia, perché da settimane è in corso uno scontro con Delta sulle rotte a lungo raggio e sulla quota di partecipazione degli americani: le transoceaniche sono le più remunerative, ma Delta non vuole saperne di incentivarle; inoltre gli americani continuano a temporeggiare sulla richiesta di un impegno superiore al 10% nel capitale.

“Abbiamo sempre detto che il mercato italiano per noi ha un grande significato, è uno dei più importanti mercati stranieri”, ha spiegato un portavoce della compagnia tedesca all’Ansa. “Abbiamo pure sempre sottolineato che abbiamo interesse ad un’Alitalia ristrutturata e anche in passato abbiamo detto che ci potremmo immaginare anche un partenariato commerciale”, ha aggiunto senza fornire altre indicazioni sulla lettera. A confermare l’invio è stato però direttamente il ministro Stefano Patuanelli: “Il Mise ha un ruolo di vigilanza sulla struttura commissariale, non certamente di sponsor in una operazione di mercato”, ha risposto sulla lettera inviata a Ferrovie dello Stato e, ha precisato, “arrivata per conoscenza anche al Mise”.

Chi accoglie positivamente la mossa dei tedeschi è invece Luciano Benetton, azionista di Atlantia, che la scorsa settimana aveva minacciato di mollare tutto senza garanzie sulle concessioni autostradali: “L’obiettivo deve essere veramente dare un futuro ad Alitalia, non un rinvio o una soluzione transitoria. In linea di principio ho visto ciò che ha fatto Lufthansa nell’acquisizione d’altri vettori: Lufthansa ha molta esperienza e anche il progetto Alitalia dovrebbe passare attraverso chi ha esperienza tecnica e di gestione”.

L’eventuale uscita di Delta dalla newco per avviare una partnership commerciale con Lufthansa, nel breve periodo, non sarebbe però indolore per i nuovi possibili azionisti né per le casse di Alitalia. Al di là di un possibile nuovo mini-slittamento della scadenza del 15 ottobre, con un periodo di transizione da gestire grazie a un’iniezione di nuova liquidità da parte dello Stato, c’è da considerare che Ferrovie dello Stato e Atlantia dovrebbe far convergere sull’operazione un nuovo partner interessato a un intervento sull’equity o aumentare la propria quota di partecipazione per coprire i 100 milioni di Delta. Inoltre, una collaborazione con Lufthansa comporterebbe l’uscita della compagnia di bandiera dall’alleanza Sky Team con Klm-Air France e proprio Delta. Un’operazione che, secondo Il Sole 24ore, costerebbe altri 300 milioni circa.

Articolo Precedente

Alitalia, prestito ponte agli sgoccioli. Solo tenerla in vita costerà tra 200 e 350 milioni

next
Articolo Successivo

Moby, il Tribunale di Milano rigetta l’istanza di fallimento avanzata da tre fondi internazionali ma avverte: “La situazione di crisi è evidente”

next