Le accuse al reddito cittadinanza, pur ‘attribuite’ alle parti sociali, per la mancanza di adopera. E gli affondi sul tema giustizia, dopo lo scontro sulla riforma con il Guardasigilli Alfonso Bonafede, e contro il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Dal Viminale, per il secondo vertice del vicempremier e dei ministri leghisti con le parti sociali, Matteo Salvini torna a provocare l’alleato di governo, il M5s: “In tanti hanno sottolineato la mancanza di manodopera qualificata e in alcuni casi è stato attribuito al reddito di cittadinanza, perché dicono sarebbe più semplice non fare che fare”, ha attaccato il leader del Carroccio, in un punto stampa (senza domande) a metà dell’incontro con associazioni di categoria, sindacati e imprese. Ma non solo. Salvini insiste: “La situazione dei consumi è ferma, bisogna prenderne atto”. Per poi affondare contro Costa: “Questo è il tempo delle decisioni, non del tirare a campare. Bisogna sbloccare i no. ad esempio al biometano, con lo stop da parte del ministero dell’Ambiente”.
Per poi concludere: “Per questo piano d’investimenti e manutenzione, è chiaro che occorrerà ridiscutere con l’Europa i vincoli europei in base ai quali nulla di tutto quello di cui ci stiamo parlando sarebbe possibile”.
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Salvini: “Savoini? Non ho mai mentito, ho detto che non era in aereo con me”. E attacca M5s: “Se resta tutto fermo, meglio parola a italiani”

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