Il premier e l’altro vicepremier incalzano Matteo Salvini chiedendo al leader leghista un’operazione trasparenza sul caso dei presunti fondi russi al Carroccio di cui come emerge negli audio pubblicati da Buzzfeed si parlò nell’incontro di ottobre all’hotel Metropole di Mosca, presente Gianluca Savoini con cui Salvini è stato nella capitale russa nove volte in 4 anni. “Ho già chiarito che ho fiducia nel mio ministro degli interni Salvini, ovviamente dobbiamo trasparenza e io, per quanto mi riguarda, l’ho resa nella massima forma”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando a Napoli prima della cerimonia di chiusura delle Universiadi. Mentre nel pomeriggio l’alleato di governo aveva auspicato che Salvini riferisca in aula: “Quando il Parlamento chiama, il politico risponde, perché il Parlamento è sovrano e lo dice la nostra Costituzione. Peraltro quando si ha la certezza di essere strumentalizzati, l’aula diventa anche un’occasione per dire la propria, difendersi e rispondere per le rime alle accuse, se considerate ingiuste”, ha scritto su Facebook.

Conte comunque ha anche assicurato che dal suo punto di vista il caso non mette a rischio la tenuta della maggioranza perché “il signor Savoini non ha mai avuto un incarico di governo. Il fatto che questa indagine, che al momento riguarda solo lui, possa mettere a rischio la tenuta del governo, mi sembra un’osservazione impropria”. “Lascio alla magistratura il compito di investigare, quindi la chiarezza spetta farla la magistratura”, ha aggiunto. “Nel corso delle indagini sarà fatta chiarezza, sarà offerta la possibilità di fornire tutti i chiarimenti possibili e immaginabili”.

La frase di Conte sulla trasparenza “resa nella massima forma” si riferisce alla nota in cui Palazzo Chigi ha spiegato che alla cena del 4 luglio a Villa Madama in onore di Vladimir Putin Savoini era stato invitato dall’esponente della Lega Claudio D’Amico. Matteo Salvini aveva detto di non saperne nulla: “Savoini non era invitato dal ministero dell’Interno”, né a Mosca, nell’ottobre 2018, né a Villa Madama nell’incontro bilaterale con Putin, ha detto il segretario della Lega il 12 luglio. Il Pd chiede ai presidenti di Camera e Senato “un incontro urgente per garantire che nelle sedi parlamentari ci sia immediatamente la possibilità di ascoltare il Governo su quanto sta accadendo”.

“La vicende che riguardano il Ministro dell’Interno Salvini diventano ogni ora più gravi. L’ultima nota di Palazzo Chigi che smentisce le sue dichiarazioni aggravano ancora di più la situazione. Ho chiesto a nome del Partito Democratico alla Presidente Casellati e al Presidente Fico un incontro urgente per garantire che nelle sedi parlamentari ci sia immediatamente la possibilità di ascoltare il Governo su quanto sta accadendo. Ci vuole trasparenza assoluta e non permetteremo mai che il Parlamento sia tenuto all’oscuro di fatti di enorme gravità per la sicurezza, l’autonomia e la collocazione internazionale dell’Italia”, scrive su Facebook Nicola Zingaretti.

Prima del segretario, il presidente del Pd aveva chiesto le dimissioni del capo del Viminale: “Palazzo Chigi smentisce Salvini su Savoini – aveva twittato Paolo Gentiloni – A questo punto non basta riferire in Parlamento. Chi dice falsità per coprire truffe e truffatori non può fare il ministro dell’Interno di un grande paese democratico”.

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