Da accusatore a potenziale accusato. Nei giorni scorsi il procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio, ha chiesto la sospensione facoltativa dalle funzioni e dello stipendio di Luca Palamara, il pm di Roma indagato a Perugia per corruzione. Oggi, però, il nome di Fuzio compare – in un ruolo di assoluto protagonista – nelle nuove intercettazioni nella vicenda sulle nomine al Csm. Dai brogliacci che la Guardia di Finanza ha inviato al Consiglio superiore della magistratura su disposizione dei pm umbri, emergono le trascrizioni integrali dei colloqui avvenuti il 21 e 22 maggio scorso tra Fuzio e lo stesso Palamara, durante i quali l’alto magistrato (nonché membro di diritto del Consiglio superiore della magistratura) svela al collega indagato le notizie sull’inchiesta di Perugia. Del contenuto delle intercettazioni ne scrive il settimanale L’Espresso sul proprio sito. I due inoltre parlano anche del futuro capo dell’ufficio di Roma che dovrà succedere a Pignatone: “Il problema è lavorare sui numeri” sottolinea Fuzio. I due discutono, inoltre, dell’esposto del pm di Roma Stefano Fava contro i colleghi Paolo Ielo e Giuseppe Pignatone e affrontano il tema delle nomine dei procuratori capo della Capitale e del capoluogo umbro.

Da un colloquio captato dal trojan installato nel cellulare di Palamara, emerge inoltre che Fuzio informa il pm di Roma dell’arrivo al Csm delle carte della procura umbra ed in particolare dell’informativa redatta dalla Gdf in cui si descrivono i pagamenti effettuati dall’imprenditore Centofanti in favore di Palamara. Quest’ultimo dice: “Perché almeno l’unico modo per controbattere l’informativa è poter darle l’archiviazione, se no che cazzo faccio giusto? Però rimane l’informativa che mi smerda… nessuno gli dice questa cosa qui, questo è gravissimo…qualcuno glielo deve dire, cioè o gli dici chiaro, sennò veramente io perdo la faccia… mi paga il viaggio, l’informativa non l’ho mai letta, non si sa di che importo si parla…qual è l’importo di cui si parla? Si può sapere. Cioè io non so nemmeno quanto è l’importo di cui parliamo”.

Fuzio risponde: “Si…ci stanno le cose con Adele.. (si tratta di Adele Attisani, l’amica di Palamara a cui Centofanti, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe comprato un anello e regalato alcuni soggiorni, ndr)… e il viaggio a Dubai…”. Palamara: “Viaggio a Dubai…Quant’è? Ma quanto cazzo è se io…allora…e di Adele…cioè in teoria…va bè me lo carico pure io…quanto..quant’è, a quanto ammonta?”. Allora Fuzio chiosa: “Eh…sarà duemila euro“. In una parte del colloquio intercettato i due discutono anche delle nomine per i nuovi procuratori, in particolare per quella di Roma. “Il problema – sintetizza Fuzio a Palamara – è lavorare sui numeri. Questo è il problema“. La sezione disciplinare del Csm domani – 2 luglio – si deve pronunciare proprio sulla richiesta del pg della Cassazione Riccardo Fuzio di sospendere dalle funzioni e dallo stipendio Luca Palamara.

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