Nel bel mezzo del tornado dei tormentoni estivi, ne escono ormai almeno due a settimana rischiando una overdose senza ritorno, ecco che due grandi artisti fanno due incursione dal nulla, a sorpresa. Prima Elisa che torna a cantare solo in inglese con l’incantevole Ep “Secret Diaries”, poi Lorenzo Jovanotti che ad un mese dalla partenza del suo mega party in 15 spiagge italiane , sforna anche lui un altro Ep “Jova Beach Party”.

Insomma una ventata di freschezza da parte di entrambi che si sono messi sul campo, sfidando anche le regole discografiche, solo per il piacere di fare musica. E si sente. Jovanotti ha spiegato subito la sua intenzione: “Per visualizzare l’idea che stava nascendo serviva un po’ di musica, qualcosa di nuovo, senza pressione, per il piacere di immaginare la gente che balla. Questo è un progetto nato e cresciuto libero, che voleva uscire, e ora è fuori! Pura passione per la musica, niente altro che passione per la musica e per quello che la musica fa accadere”.

Sette brani inediti in cui c’è tutto il mondo di Jovanotti e non solo: l’erotismo, il romanticismo, l’avventura, la vitalità e l’energia. Il primo singolo scelto è “Nuova Era” che vanta la collaborazione del produttore, musicista e cantautore Dario Dardust Faini, tra i più prolifici e promettenti, destinato a una carriera internazionale. Funk ed erotismo in “Prima che diventi giorno”, prodotta da Rick Rubin e registrata nello Shangri La di Malibu a marzo. C’è anche il rap con “Vado”, assieme al talentuoso Charlie Charles. Poi ci si sposta in America latina con “Fiesta” e “Tutto un fuoco”. E se non ce ne fosse abbastanza, tutti in pista con la dance de “Il sole sorge di sera”, assieme a Dj Ralf. Infine “XchèTUC6” tra reggae, dancehall e dub con il produttore Paolo Baldini. “Jova Beach Party” è leggerezza e spensieratezza, lontano dai meccanismi commerciali dei tormentoni. L’artista ha creato una playlist che è la via di fuga per chi non ne può già più di mambo, bachata, ritmi giamaicani o spagnoli. Si salvi chi può

Articolo Precedente

Shaggy: “A 50 anni non posso più parlare di fi**. Si cambia, e se non cambi sei stagnante”

next
Articolo Successivo

Speaker Cenzou è cresciuto tra rap e pizza fritta. E ora festeggia i 20 anni di carriera

next