L’affluenza alle elezioni Europee in Italia è stata in calo di 2 punti e mezzo percentuali rispetto al 2014. Alla chiusura delle urne, quando sono pervenuti i dati di quasi tutti i comuni, ha votato il 56% degli aventi diritto: cinque anni fa erano stati poco più del 58,8%. Si è votato di più solo in Trentino Alto Adige, non nel resto d’Italia. Ma il crollo della partecipazione si è registrato soprattutto al Sud: in Sardegna (-6) e in Sicilia (-5) l’affluenza è stata sotto il 40%, appena superato invece in Calabria (-2). In Campania (-3,5) e Basilicata (-2) arriva al 47%, in Puglia (-2) non supera di qualche decimo di punto la metà degli aventi diritto, come accade invece in Molise (53%, -1,5) e in Abruzzo, dove però passa dal 64% del 2014 al 52 odierno: -12 punti percentuali.

I dati che arrivano dai vari stati membri dell’Ue confermano invece una tendenza che era nell’aria: i cittadini europei sono tornati in massa alle urne. “Le nostre stime dimostrano che l’affluenza preliminare alle Europee nei 28 Paesi dell’Unione è al 50,5%, 8 punti percentuali in più rispetto al 2014. I cittadini hanno capito che l’Ue è parte del loro futuro”, ha detto il portavoce del Parlamento europeo Jaume Duch. Si tratta dell’affluenza al voto più alta negli ultimi venti anni e rappresenta il primo aumento significativo dalle prime elezioni del 1979.  Il boom arriva da Francia, Spagna e Germania, Paesi che hanno fatto registrare aumenti record.

ITALIA – Regionali Piemonte e comunali
Alle 23 il dato dell’affluenza parziale per le Regionali in Piemonte è del 63% contro il 66 della precedente tornata elettorale. Alle elezioni comunali la partecipazione è del 68% contro il precedente del 71%. Sopra il 70% resta in Lazio e in Umbria.

EUROPA – L’affluenza nei vari Paesi Ue
Affluenza ai seggi in aumento nei principali Paesi europei.  Oltre che in Francia (43,29% contro il 35% del voto Ue del 2014, +8%), in Germania alle 14 la percentuale di persone che si è recata a votare era del 29,4% rispetto al 25,6% del 2014. In Spagna numeri ancora più alti se confrontati con le Europee di cinque anni fa: l’affluenza delle 14 infatti era del 34%, più alta di dieci punti percentuali rispetto al 2014. Boom in Ungheria, dove alle 15 l’affluenza era pari al 30,52%, già più alta di quella complessiva di cinque anni fa. Altri dati: in Slovenia all’8,9% a metà mattinata, in Polonia al 14,39% alle 12, in Portogallo all’11,56% alle 12, in Romania al 19,7% (+ 7 rispetto al 2014, ma oggi si vota anche per il referendum sulla controversa riforma della giustizia), in Croazia al 9,9% alle 11.30.

EUROPA 2 – Manifestazione dei gilet gialli a Bruxelles
A seggi aperti, inoltre, da segnalare manifestazioni di ecologisti e gilet gialli a Bruxelles in occasione delle europee. Una cinquantina di attivisti per la lotta ai cambiamenti climatici, provenienti da diversi Paesi tra cui l’Italia, hanno passato la notte nella piazza antistante la sede del Parlamento europeo per sollecitare un voto in favore di una nuova politica ambientalista più ambiziosa. Questa mattina invece la polizia è intervenuta per disperdere una manifestazione non autorizzata di un gruppo di gilet gialli che si era radunato nei pressi di una delle stazioni della capitale belga, la gare du Nord. Alcuni manifestanti sono stati fermati.

Mattarella e Conte al voto
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato poco dopo le 9.10 a Palermo. Oggi stesso tornerà a Roma per seguire dal Quirinale lo spoglio. Il vice premier Luigi Di Maio si è recato al voto a Pomigliano d’Arco. Intanto i primi plichi diplomatici elettorali contenenti i voti degli italiani all’estero sono arrivate all’aeroporto di Roma Fiumicino. A Montemiletto, comune chiamato ad eleggere anche il nuovo sindaco, un uomo è stato segnalato alle forze dell’ordine perché aveva fotografato la scheda. Ha votato alle 13.15, invece, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al seggio dell’istituto Virgilio in via Giulia a Roma per il rinnovo del parlamento europeo. Conte, dopo aver votato, si fatto fare una fotografia insieme agli scrutatori di seggio e ha scherzato guardando i numerosi fotografi presenti dicendo: “Se avessi saputo che vi avrei fatto aspettare così tanto sarei venuto prestissimo“.

L’Italia elegge 76 eurodeputati – Tutti i cittadini maggiorenni degli Stati membri sono chiamati a scegliere i rappresentanti del Parlamento europeo. L’organismo è composto da 751 deputati, compreso il presidente, e il numero di rappresentanti per ogni Paese è proporzionale alla popolazione. L’Italia deve eleggere 76 eurodeputati: il numero, con la decisione del Consiglio europeo 2018/937, è stato aumentato da 73 a 76 in conseguenza dell’annunciata Brexit. Soltanto 73 eletti si insedieranno subito mentre i restanti tre potranno farlo quando l’addio del Regno Unito all’Ue sarà giuridicamente effettivo. In alcuni Paesi europei le elezioni si sono già svolte: il 23 maggio hanno votato i Paesi Bassi, il 24 maggio gli irlandesi, il 25 è toccato a LettoniaRepubblica CecaMalta e Slovacchia, mentre il 26 a tutti gli altri. Grecia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Lituania e Cipro sono stati i primi ad aprire i seggi, seguiti da Francia, Germania, Italia e gli altri paesi.

Le cinque circoscrizioni e la guida al voto – Cinque le circoscrizioni elettorali per l’Italia: Italia nord-occidentale (20 seggi), Italia nord-orientale (15), Italia centrale (15), Italia meridionale (18), Italia insulare (8). Il sistema elettorale è proporzionale puro con il metodo dei quozienti interi e dei più alti resti. La soglia di sbarramento alle liste per partecipare al riparto dei seggi è del 4% dei voti validi ottenuti a livello nazionale. Possibile esprimere fino a un massimo di tre voti di preferenza, ma attenzione al genere. Qui trovate una guida che spiega come votare. Riassumendo, L’elettore può esprimere il proprio voto di lista tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene. Non è un obbligo, ma si possono esprimere fino a tre voti di preferenza. Tuttavia chi decide di esprimere due preferenze deve farlo per un uomo e una donna. Chi esprime tre preferenze deve scegliere almeno un candidato di sesso diverso dagli altri. Infatti se si esprimono più preferenze per candidati dello stesso sesso, sono annullate quelle successive alla prima. Una sola preferenza può essere indicata per i candidati compresi nelle liste di minoranze linguistiche. I candidati per i quali si esprime la preferenza devono essere compresi nella lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo, con la matita copiativa, nelle apposite righe tracciate accanto al contrassegno della lista votata, il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti compresi nella stessa lista. Se ci sono candidati con lo stesso cognome, bisogna scrivere sempre nome e cognome e, se necessario, la data e il luogo di nascita.

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