Un’inchiesta iniziata nel 2018 e arrivata oggi alla conclusione ha reso noti i motivi che hanno spinto la 39enne Samantha Ewen a togliersi la vita. La Hull Coroner Court ha stabilito infatti che la donna non riusciva più a ripagare i propri debiti. Il gesto che ha peggiorato una situazione difficile è stato l’aver prestato la propria macchina a un’amica nel 2015. Un atto di bontà, fatto probabilmente con noncuranza, anche perché Samantha così come l’amica, non potevano sapere che quel giorno avrebbe rappresentato uno ‘snodo fatale’.
L’amica investì infatti un ciclista e Samantha, alla quale apparteneva l’auto che era senza assicurazione, venne poi condannata al pagamento di 26mila sterline. Come riporta il Daily Mail, a poco a poco la 39enne si è trovata in difficoltà economiche per via dei pagamenti di clienti insolventi. Samantha, originaria di Hull, in Gran Bretagna, lavorava infatti come graphic designer ed era diventata molto nota. Ma i debiti continuavano ad accumularsi, e quella somma di 26mila sterline aveva reso impossibile arrivare a un pareggio. “Lavorava fino alle 3 di notte, amava il suo lavoro – ha spiegato la madre – Samantha era una ragazza molto felice, frizzante e socievole. Sapevamo che era dovuta ricorrere a dei prestiti e aveva chiesto ingenti somme di denaro”. Quando è arrivata la condanna definitiva al pagamento della multa, la Ewen si è uccisa: era il 26 ottobre 2018. Samantha ha lasciato lettere alla polizia e alla sua famiglia: “Mi dispiace per il casino che vi sto lasciando, questo è stato un mio errore. Vi amo tutti fino alla luna e ritorno”.
