L’avvocatessa anticorruzione Zuzana Caputova è stata eletta presidente della Slovacchia. L’offerta di un cambiamento senza promesse irrealizzabili e senza attaccare i concorrenti ha convinto gli elettori, stanchi della vecchia politica, fatta di attacchi, corruzione e abuso di potere: da semi-sconosciuta fino a due anni fa, Caputova ha vinto il ballottaggio con il 58% dei consensi sul commissario europeo all’Energia Maros Sefcovic che si è fermato al 42%. La Slovacchia, stretta tra i 4 Paesi di Visegrad legati alle politiche di Viktor Orban, diventa così uno dei pochi paesi in Europa dove a trionfare è una candidata europeista, che ha unito però una visione pro-Ue a concretezza, ambientalismo, giustizia sociale e lotta alla corruzione.

D’altronde Caputova è stata per anni a capo della lotta contro una discarica illegale a Pezinok che l’ha messa contro gli uomini al potere e contro imprenditori controversi. “E’stata una storia difficile, durata 14 anni – racconta la neo presidente in merito – Abbiamo vissuto inquietudini e timori, ma alla fine abbiamo vinto”. Poi nel 2017 la 45enne ex vicepresidente del piccolo partito non governativo ‘Slovacchia progressista’ è entrata in politica. Il desiderio di giustizia e cambiamento, di cui Caputova è presto diventata simbolo, si era fortemente manifestato in Slovacchia l’anno scorso dopo l’omicidio del giornalista Jan Kuciak che aveva raccontato dei legami tra la criminalità organizzata e il potere governativo rappresentato dal partito Smer (Democratici sociali) dell’ex premier Robert Fico.

Caputova inoltre era nota per le sue attività nel campo ecologista, grazie alle quali ha ricevuto il premio Goldman per l’ambiente, e per essersi impegnata per i diritti degli omosessuali, delle minoranze e per il consenso ottenuto con il patto sulle migrazioni. “Ho dedicato tutta la vita ad aiutare i deboli – ricorda – Era sempre una lotta impari. Bisogna far tornare giustizia nella società e la fiducia nelle istituzioni statali. La compassione e l’amore per il prossimo – risponde a coloro che le avevano rimproverato di essere troppo liberale per la Slovacchia cattolica – sono i valori che rappresentano la base su cui unire il paese“. “Sono felice del risultato – ha aggiunto Caputova, dopo aver ringraziato i suoi elettori in cinque lingue – perché si vede che nella politica si può entrare con opinioni proprie e la fiducia si può conquistare anche senza linguaggio aggressivo e colpi bassi. Abbiamo visto – prosegue – che l’onestà nella politica può essere la nostra forza“.

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