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Beppe Bergomi e la gaffe fuori onda: “Che palle, che palle ragazzi”. Poi spiega

Le parole "incriminate" non sfuggono ai telespettatori che danno una prima lettura al fuori onda: un giudizio di Bergomi alla performance deludente della squadra di mister Spalletti. In realtà, riascoltando l'audio si capisce che il commentatore stava rispondendo a un tifoso nerazzurro, posizionato non distante dalla sua postazione, che criticava la telecronaca, forse troppo enfatica, del giorno prima di Juventus-Atletico Madrid

di Giuseppe Candela

Un giovedì amaro per i tifosi dell’Inter che hanno dovuto salutare l’Europa League dopo la sconfitta a San Siro contro l’Eintracht Francoforte per una rete a zero, all’andata il match si era concluso a reti inviolate. La gara giunge al termine, il telecronista Massimo Marianella e il commentatore Beppe Bergomi salutano il pubblico di Tv 8 e Sky Sport, che hanno trasmesso la partita in contemporanea. L’ex difensore nerazzurro si lascia andare a uno sfogo pensando di non essere più in onda: “Che palle, che palle ragazzi“, la frase si sente chiaramente dalla sua voce.

Le parole “incriminate” non sfuggono ai telespettatori che danno una prima lettura al fuori onda: un giudizio di Bergomi alla performance deludente della squadra di mister Spalletti. In realtà, riascoltando l’audio si capisce che il commentatore stava rispondendo a un tifoso nerazzurro, posizionato non distante dalla sua postazione, che criticava la telecronaca, forse troppo enfatica, del giorno prima di Juventus-Atletico Madrid: “Fino alla fine fai la telecronaca della Juve, hai capito?“.

I tifosi dell’Inter non mi considerano troppo interista, quindi non vado bene. Per gli altri sono interista, quindi non vado bene. Ognuno pensa che sia fazioso. All’inizio ne soffrivo, poi ci ho fatto l’abitudine. Cerco di parlare il giusto, di non essere banale e se non ho niente da dire sto in silenzio”, ha spiegato Bergomi nel corso della sua ospitata a I Lunatici, il programma in onda di notte su Radio 2. Parole simili le ha pronunciate anche il suo collega Fabio Caressa in un’intervista al quotidiano La Repubblica: “Dopo la telecronaca di un Lione-Roma mi chiamarono lupacchiotto. Quando raccontai Dinamo Kiev-Inter ero interista. Ne ho fatte tantissime anche del Milan, e tutte le volte ho strillato come un pazzo. Il discorso è che io tifo perché le italiane passino nelle coppe europee. (…) Era importante per tutti che la Juventus passasse ai quarti. Per il movimento calcistico italiano, per le televisioni, che investono milioni nei diritti della competizione. E’ molto importante“. Dopo gli ascolti record di Juventus-Atletico Madrid, Sky gongola anche per i risulati della partita dell’Inter perché solo su Tv8, dunque in chiaro, ha ottenuto 2.266.000 telespettatori e quasi il 9% di share.

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