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Facebook e Instagram fuori uso, la gente chiama la polizia. Che risponde: “Non possiamo fare nulla perché, lo sapete, loro sono in America”

I poliziotti neozelandesi hanno dovuto fare i conti con numerosi segnalazioni. Con un tweet l'azienda di Zuckerberg aveva fatto sapere: "Stiamo cercando di risolvere il problema il prima possibile, ma vi possiamo dire che non abbiamo subito un attacco informatico." Quasi in contemporanea dall'altra parte del mondo i poliziotti invitavano a non chiamare il numero delle emergenze per risolvere i loro problemi social

di Giuseppe Candela

Facebook fuori uso, Instagram inaccessibile, Whatsapp non funzionante: il “down day” di ieri ha suscitato diversi disservizi e reazioni. La dipendenza da social network ha ormai raggiunto picchi spaventosi, per molti aspetti preoccupanti, ma interessanti dal punto di vista sociologico. Se nel Belpaese il fastidio per l’esclusione social si è limitato a sfoghi privati o su Twitter, unico social funzionante, i poliziotti neozelandesi hanno dovuto fare i conti con numerosi segnalazioni.

Con un tweet l’azienda di Zuckerberg aveva fatto sapere: “Stiamo cercando di risolvere il problema il prima possibile, ma vi possiamo dire che non abbiamo subito un attacco informatico.” Quasi in contemporanea dall’altra parte del mondo i poliziotti invitavano a non chiamare il numero delle emergenze per risolvere i loro problemi social: “Lo sappiamo, il nostro profilo Facebook e quello Instagram non hanno funzionato in queste ore. Purtroppo però non possiamo fare nulla perché, lo sapete, loro sono in America e noi siamo la Polizia. Quindi per favore non chiamateci per questo motivo”, questo il cinguettio apparso sull’account di un dipartimento della polizia di Canterbury.

Preoccupazione anche in Australia tra gli utenti ma le forze dell’ordine hanno anticipato il panico con un post sul profilo twitter del South Australian State Emergency Service: “Siamo a conoscenza che Facebook e Instagram non funzionano. Per favore non chiamateci per farcelo sapere”. L’ufficio stampa della polizia ha spiegato al Daily Mail Australia che in realtà dietro queste telefonate ci sarebbero scherzi e che nessun cittadino reale avrebbe chiamato fortunatamente il numero delle emergenze. Consolante forse anche se il panico per il crash social resta reale.

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