È morto a 73 anni il giornalista e conduttore Rai, Gabriele la Porta. Lo scrive il figlio Michele su “Radio Colonna”, precisando che il padre si è spento il 19 febbraio scorso. “In molti, forse, lo ricorderanno come il volto di Rainotte. Io lo ricordo perché era mio padre. Il mio dolcissimo papà. Il cuore del mio cuore – scrive Michele la Porta -. Nella logica, inevitabile, della vita e la morte, accetto il suo viaggio. L’ultimo. Eppure, il mondo, si è dissolto inesorabilmente. Come un abisso”. “Sei stato il mio maestro. Il mio eroe. Il mio Re – prosegue -. Sono onorato d’esser stato tuo figlio. Sangue del tuo sangue. Mi auguro che tu sia stato fiero di me. Dei miei baci. Delle mie carezze. Dei miei pensieri, per te. Un giorno verrò a trovarti. Tu aspettami e lascia libero un posto accanto a te”. E conclude: “Ciao papà, riposa la tua anima. Tuo figlio Michele”.

Un intellettuale prestato alla tv pubblica, docente di filosofia, apprezzato studioso e divulgatore del pensiero e dell’opera di Giordano Bruno, indagatore dei temi connessi alla magia, scrittore, giornalista: Gabriele La Porta, per 42 anni in Rai, dove aveva iniziato poco più che ventenne. La carriera come programmista, il palinsesto notturno dell’azienda di viale Mazzini, e per un biennio direttore di Raidue e nel settembre 1996 è diventato direttore del palinsesto di Rai Notte, che ha diretto ininterrottamente per 14 anni direttore, lasciando l’azienda radiotelevisiva pubblica nel 2010. Come autore, curatore, giornalista e conduttore radiotelevisivo la Porta si è occupato, principalmente, di tematiche culturali e sociali.

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