L’Intelligenza Artificiale tende la zampa al mondo felino grazie a un progetto di un ingegnere di Baidu, il principale motore di ricerca in lingua cinese.  Si chiama Wan Xi e ha avuto l’idea di costruire un rifugio per gatti automatizzato, per proteggerli dal freddo invernale di Pechino, dove le temperature medie possono scendere fino a -4 gradi.  Materialmente si tratta di una struttura in legno con gli interni climatizzati. La componente hi-tech entra in gioco all’ingresso: possono accedere solo i gatti.

Per ottenere questo risultato Wan Xi ha usato una fotocamera come quella degli smartphone e un’Intelligenza Artificiale che sfrutta il riconoscimento facciale. È in grado di identificare con precisione 174 diverse razze di gatti. Quando gli animali si avvicinano all’ingresso, la fotocamera effettua la scansione del musetto e, se viene riconosciuto, si apre automaticamente la porticina d’ingresso. I mici possono entrare e uscire liberamente, mentre cani e animali selvatici resteranno fuori.

Xi ha fatto anche un passo ulteriore e ha dotato il suo algoritmo della capacità di riconoscere quattro delle più comuni malattie dei gatti, come gengivostomatiti, herpesvirus felino (FHV), problemi della pelle e traumi fisici. In questi casi il computer allerterà i volontari della necessità di cure. Non manca poi un sistema di ricambio dell’aria all’interno del rifugio, basato sul monitoraggio costante dei livelli di ossigeno e di anidride carbonica per garantire una buona ventilazione, e la climatizzazione che mantiene una temperatura interna fissa a 27 gradi.

“All’inizio volevo solo offrire ai gatti randagi un posto caldo in inverno con cibo e acqua non congelati”, ha detto Wan, che per il momento non intende vendere il suo progetto su larga scala. Però ha dimostrato quanto siano ampie le possibilità d’impiego dell’Intelligenza Artificiale.

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