Ieri ho partecipato alla Convenzione nazionale del Partito democratico. Nessuna realtà virtuale ma tutto vero, una sala piena di migliaia di persone provenienti da tutta Italia. Molti giovani e molto entusiasmo. Per fare cosa? Certificare l’esito delle convenzioni dei vari circoli Pd. Nessun click virtuale controllato da Casaleggio e associati. Persone e idee che si confrontano veramente.

Gli iscritti al Partito erano chiamati al voto per scegliere il proprio Segretario nazionale fra sei contendenti. Hanno votato in circa 190mila persone. Per le regole del Pd, solo i primi tre classificati andranno alle Primarie aperte del 3 marzo. Questi i risultati nell’ordine: Zingaretti, Martina e Giachetti. I tre Candidati hanno presentato le loro mozioni e le proprie idee di Partito.

Diciamo la verità, quello che più di tutti ieri ha suscitato forti emozioni e liberi applausi è stato Roberto Giachetti. Una carica di energia fantastica.

La candidatura di Giachetti in coppia con Anna Ascani è la grande novità del Pd. Le parole di ieri sono state di una chiarezza travolgente e sentirle fanno bene al cuore e all’anima di chi crede ancora in una buona Politica. Frasi e concetti netti e senza tentennamenti, una visione lucida e coerente.

Durante il Congresso ci si deve confrontare e segnare le proprie differenze, la vera unità arriva dopo. Da questi concetti basilari è partito il discorso di Giachetti. Non come è accaduto negli ultimi anni, dove Renzi vinceva le Primarie con il 70% dei voti e dal giorno stesso iniziava lo stillicidio non degli avversari esterni ma di quelli del suo stesso Partito. Come dargli torto? Una pagina politica che rimarrà nella storia. Aver sabotato in tutti i modi il proprio leader politico per soli fini personali e vigliacchi. E su questi argomenti la consequenziale coerenza della mozione Giachetti-Ascani.

Niente alleanze con i 5Stelle e la Lega. Linea politica da rimarcare viste le aperture costanti di Zingaretti e dei suoi sostenitori. Infatti, Michele Emiliano, grande sostenitore di una alleanza Pd-5Stelle, appoggia Zingaretti in Puglia. E come se non bastasse ieri anche Boccia (sconfitto alle convenzioni dei circoli) ha annunciato il suo sostegno a Zingaretti.

Insomma, fondamentali differenze che per le future sorti del Pd devono emergere. Chi voterà Zingaretti favorirà una possibile alleanza con i 5Stelle, chi voterà Giachetti no. E di certo chi voterà Bobo Giachetti non si ritroverà i traditori D’Alema e Bersani nuovamente dentro il Partito democratico, cosa che potrebbe accadere se Zingaretti dovesse vincere le primarie. Anche su questo aspetto le argomentazioni di Giachetti sono state osannate da applausi.

Quello che sta emergendo in questi giorni, anche sui social, è la forza dirompente e virale che sta portando avanti il ticket politico Giachetti-Ascani. Il segreto sta proprio nella vicinanza fra la base libera del Pd e le idee che la mozione porta avanti. E il dato è ancora più forte se si tiene conto che la quasi totalità di parlamentari appoggiano le altre due mozioni, segno che gli elettori liberi del Pd sono stanchi di vecchi giochi aritmetici verticistici. Vogliono coerenza e coraggio, tutti aspetti che man mano stanno emergendo con forza. Nessuna paura di ricordare il lavoro svolto negli anni dai Governi Renzi e Gentiloni, nessun dramma apocalittico come lo ha descritto ieri Zingaretti, che in molti tratti del suo intervento ricordava la flemma e la deprimente retorica di Bersani e della Ditta.

Il 3 marzo invece potrebbe accadere qualcosa di straordinario. Una vittoria della gente libera del Pd. Una vittoria dell’orgoglio. Una vittoria della coerenza. Una vittoria sempre avanti.

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