Il primo salone di Detroit senza Dieter Zetsche, in primavera gli subentrerà Ola Källenius al timone di Daimler, e soprattutto, primo dell’era post Marchionne. Il tedesco, l’anno scorso, durante un party in occasione del Naias, alla presenza di Arnold Schwarzenegger tolse i veli alla rinnovata Classe G; l’italo canadese annunciò invece che avrebbe indossato la cravatta se i numeri di di FCA fossero tornati in ordine. Fece in tempo a farlo, ma poi andò come tutti sappiamo purtroppo.

Presenti all’inaugurazione sia John Elkann che il Ceo di Fca, Mike Manley. Loro, così come altre personalità presenti come la senatrice democratica del Michigan, Debbie Stabenow, sono stati presi d’assalto da taccuini e telecamere.

E’ il primo NAIAS dove l’Europa sonnecchia. Mancano tutti i gruppi del Vecchio Continente ad eccezione di Volkswagen, che porta al debutto una Passat realizzata esclusivamente per il mercato a stelle e strisce. Sarà sufficiente a riconquistare la fiducia degli americani dopo il dieselgate? Lo scorso anno le vetture tedesche vendute nel nuovo continente sono state poco meno di un milione.

Grande assente anche Tesla, il primo produttore (fino ad adesso) di vetture premium a trazione elettrica.

I protagonisti, oggi, sulle freeway sono i costruttori venuti da oriente che cercano di affermarsi con modelli sempre più lussuosi e rispettosi dell’ambiente. Nissan, Kia, Subaru, e per ultimo, la cinese Gac, hanno tirato fuori l’artiglieria pesante.

Non da meno Toyota che per l’occasione ha rispolverato il marchio Supra per una sportiva nata dalla condivisione della piattaforma e del motore con la nuova Bmw Z4. Rimandata invece l’anteprima mondiale della nuova Porsche 911 cabrio, di cui sono state diffuse le foto ufficiali ma verrà presentata ufficialmente solo in primavera al salone di Ginevra.

Tra le auto più potenti presenti, tra l’altro, la Ford Mustang Shelby GT5000, con motore 5.3 in grado di erogare oltre 700 Cv. Molto ammirato, l’ultimo pickup di Jeep, Gladiator Rubicon, nella versione nude look preparata da Mopar.

Proprio FCA, che qui gioca in casa, ha mostrato i muscoli con il nuovo modello Ram 3500 Heavy Duty. Il pickup, che fa parte di una famiglia di bestseller, avrà il compito di mantenere la leadership in questo segmento. Un risultato che dovrebbe essere a portata di mano poiché il più piccolo di casa, il Ram 1500, che ha debuttato qui lo scorso anno, si è conquistato il titolo di Truck of the Year 2019.

Infine, va ricordato che questa era l’ultima edizione del Salone di Detroit in scena nel mese di gennaio. Il motivo? La sofferenza per una data troppo vicina al Ces di Las Vegas, dove a differenza del Cobo Center si sono viste le europee Mercedes e Bmw. Per il prossimo anno, il 2020, il Naias, dovrebbe trasformarsi un po’ come il nostro Parco Valentino di Torino e andrà in scena nel mese di Giugno. Basterà a riportarlo agli antichi fasti?

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