Chi ha qualche capello grigio ricorderà, magari con nostalgia, la fotocamera Polaroid. Una delle prime macchine fotografiche portatili che realizzavano foto istantanee. Lo stesso stile retrò, ma con una tecnologia rinnovata, è alla base della Polaroid Original One Step 2, che è in vendita a circa 120 euro – ma se cercate online riuscirete ad averla spendendo circa 100 euro.

Non è un prodotto destinato a chi è alla ricerca di dettagli e nitidezza, né a chi ama fare incetta di autoscatti. La Polaroid Original One Step 2 è pensata per un pubblico particolare di appassionati e nostalgici, che desidera catturare attimi studiati a lungo e con una composizione ben pianificata. Come si faceva un tempo, insomma, quando si scattavano poche fotografie, che dovevano essere d’effetto.

Abbiamo avuto modo di provarla e ci è piaciuta. Dalla sua ha un design molto gradevole, la facilità d’uso e un’ottima autonomia. Per contro, le forme squadrate tipiche dei tempi passati non la rendono particolarmente ergonomica. Inoltre è da evidenziare che il costo delle cartucce è elevato. Chi è abituato a scattare in digitale non lo apprezzerà, ma la filosofia di questo prodotto è appunto riportare in voga la fotografia istantanea dal sapore vintage, con quei colori e carattere tipici delle originali Polaroid che hanno fatto la storia.

Quello che avrete con la Polaroid Originals One Step 2 è infatti una fotocamera istantanea, ossia che scatta e – dopo un’attesa di 15 minuti – stampa le foto nel formato iconico della Polaroid originale. Sia chiaro che non stiamo parlando di una rievocazione, ma di un prodotto nuovo e perfettamente funzionante, capace di soddisfare le esigenze odierne, soprattutto degli appassionati del genere.

Il richiamo al modello originale è fin troppo evidente nel design, che è piuttosto squadrato e per questo non molto ergonomico. Nel complesso le dimensioni sono di 150 x 110 x 95 mm, per un peso non proprio contenuto di 440 grammi. È costruita interamente in policarbonato e l’assemblaggio è solido, ma è abbastanza ingombrante ed è discretamente pesante da portare in giro tutto il giorno.

Nella parte posteriore sono collocati il pulsante di accensione, la presa micro-USB per la ricarica e il pulsante che, se tenuto premuto, disattiva il flash automatico. Sulla sinistra c’è invece il mirino ottico.

Davanti invece troviamo il grande flash, il pulsante di scatto a doppia corsa, il LED che segnala l’azionamento dell’autoscatto e il pulsante per impostare quest’ultima funzione. Non mancano poi l’esposimetro (un piccolo sensore che rileva la quantità di luce) e un pulsante giallo ben visibile che serve per regolare l’esposizione a seconda delle condizioni di luce ambientale.

Sul piano tecnico troviamo un obbiettivo realizzato in acrilico, con una patina antiriflesso e una lunghezza focale di 106 millimetri: un valore normale che ben si adatta un po’ a tutte le situazioni. L’angolo di campo è di 41 gradi per la verticale e di 40 gradi in orizzontale, il che significa che potrete ottenere primi piani e dettagli di buon livello, ma non foto panoramiche spettacolari. Come accennato sopra, questa macchina non è pensata per i selfie: la messa a fuoco è fissa e varia da un minimo di 60 centimetri a infinito.

La stampa delle foto avviene su pellicole di tipo i-Type e 600. Le 600 sono le originali Polaroid, mentre le i-Type sono state studiate per le moderne fotocamere istantanee. In entrambi i casi, le dimensioni delle stampe sono di 10,8 x 8,8 centimetri. L’installazione della cartuccia è molto semplice, e ciascuna ha all’interno 8 pellicole. Ogni cartuccia ha prezzi compresi tra 15 e 20 euro, quindi il costo medio per foto è di circa 2 euro: piuttosto elevato.

Se state pensando a quante foto butterete, sappiate che difficilmente farete scatti da cestinare, salvo errori madornali. Però rispetto alle foto con lo smartphone dovrete prendere l’abitudine a un paio di dettagli. Primo fra tutti allo scostamento tra mirino e obiettivo: il primo è leggermente spostato a destra, quindi per ottenere uno scatto centrato dovrete inquadrare il soggetto, poi spostare la fotocamera di 4 o 5 centimetri verso sinistra. Poi dovrete regolare l’esposizione in maniera opportuna.

Se l’idea vi sta entusiasmando, sappiate che le stampe che otterrete hanno poco a che vedere  con quelle degli scatti digitali a cui ci siamo abituati negli ultimi anni. Le foto hanno un sapore e un carattere che riporta alla mente le vecchie foto ingiallite anni ’80, ed è un risultato voluto.

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