Supercoppa in Arabia Saudita? Per me è assolutamente inaccettabile. Nessuno chiede al calcio di risolvere qualcosa o di mettere in discussione i rapporti commerciali tra l’Italia e l’Arabia Saudita. Chiedo semplicemente di trovare una nazione normale, dove le tifose italiane, non saudite, possano andare allo stadio senza correre dei rischi.” Sono le parole del presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ospite di 24mattino, su Radio 24, a proposito della partita di Supercoppa Italiana Juventus-Milan, che si terrà a Gedda, in Arabia Saudita, il prossimo 16 gennaio.
E aggiunge: “Il ministero degli Esteri deve chiarire, e noi lo abbiamo chiesto con una interrogazione, che cosa le tifose possono fare se decidono di andare in Arabia a vedere la partita. Perché su questo si sono incartati e dicono tutti cose diverse. Qualcuno può dire esattamente alle tifose italiane che vanno lì cosa possono fare o non possono fare? Perché altrimenti potremmo esporre le tifose a qualche rischio in una nazione dove, per esempio, la testimonianza di una donna in un processo vale la metà di quella di un uomo”.

La deputata rivendica la coerenza della propria posizione nei confronti degli Emirati Arabi: “Sono l’unica che ha posto il problema, quando i vari governi andavano col cappello in mano in Arabia Saudita o quando Matteo Renzi, in cambio di qualche Rolex, non diceva una parola sul tema dei diritti umani o quando il sottosegretario Ivan Scalfarotto, grande attivista dei diritti degli omosessuali, andava in questi Paesi senza tener conto che lì c’era la pena di morte per omosessualità. Quindi, a maggior ragione oggi noi di Fratelli d’Italia ci siamo potuti permettere di chiedere conto della vicenda della partita, che è particolarmente surreale”.

Meloni, poi, si pronuncia sulla situazione della destra in Europa: “L’obiettivo deve essere quello di costruire una maggioranza nel prossimo Parlamento Europeo. È possibile costruirla, se si riesce a mettere insieme il fronte populista di Salvini e Le Pen, con i conservatori, a cui ha aderito Fratelli d’Italia e sono il terzo gruppo della famiglia europea, fino ad arrivare al Ppe che noi speriamo possa essere sempre più a immagine e somiglianza di Orban e non della Merkel. I conservatori saranno centrali e strategici in questo disegno. La mia idea è che l’Europa debba essere una confederazione di Stati liberi e sovrani che cooperano sulle grandi materie. Possiamo fare un’Unione europea in cui si fa insieme la politica estera e sul diametro delle zucchine si fa come si vuole?”.

Finale stoccata al M5s, circa lo scontro in atto nella maggioranza sui referendum propositivi, che dovrebbero essere contenuti in una eventuale riforma della Costituzione. Per la Lega dovrebbero prevedere quorum, che invece il M5s considera non necessario. “Purtroppo le modifiche che i 5 Stelle propongono alla Costituzione” – commenta – “sono sempre propagandistiche. Quelle fatte sono tutte proposte astruse o scritte male o fatte male. Io sono per modificare la Costituzione profondamente, introducendo alcuni principi che possono fare la differenza. Uno su tutti, il presidenzialismo, ovvero l’elezione diretta del presidente del Consiglio”.

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