Ancora i cori razzisti allo stadio. Questa volta è successo a San Siro, durante il posticipo del boxing day, la giornata di Serie A di Santo Stefano, tra Inter-Napoli. I “buu”, gli ululati della Curva Nord nerazzurra hanno colpito Kalidou Koulibaly, il centrale della squadra di Carlo Ancelotti. “Mi dispiace per la sconfitta e sopratutto per avere lasciato i miei fratelli! Però sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo”, ha commentato il calciatore su Twitter. Koulibaly è stato espulso per un applauso di protesta, probabilmente rivolto all’arbitro Mazzoleni e quindi da cartellino rosso, ma anche influenzato, come ha sostenuto il suo allenatore a fine partita, da “un ambiente particolare a San Siro”.

Ancelotti: “La prossima volta ci fermiamo” – Proprio Ancelotti era tra i più arrabbiati nel post-match, vinto poi 1-0 dall’Inter grazie a un gol nei minuti di recupero di Lautaro Martinez. “Abbiamo chiesto tre volte la sospensione della partita alla procura federale vicino al campo, sono stati fatti tre annunci, ma la partita è continuata ad andare avanti. Se non c’è un regolamento chiaro allora vorrà dire che ci fermeremo noi la prossima volta e andremo via dal campo”, ha detto l’allenatore del Napoli ai microfoni di Sky. “Stiamo facendo una campagna. Il presidente della Figc si è già esposto, ora si deve fare un ulteriore passo e sospendere per qualche minuto le partite. Non è un dramma, perché se no facciamo solo brutte figure“, ha insistito Ancelotti in conferenza stampa.

Sala: “Inter dia ad Asamoah fascia di capitano” – Intanto il sindaco di Milano, Beppe Sala, tifoso nerazzurro e presente mercoledì sera allo stadio, su Facebook lancia la sua proposta: “A me piacerebbe che a Empoli la fascia da capitano la portasse Asamoah“, terzino ghanese dei nerazzurri. “Nel frattempo – aggiunge il primo cittadino – chiedo scusa a Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo”. “Quei buu a Koulibaly sono stati una vergogna”, continua Sala che poi fa una promessa: “Ai primi buu farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò. Lo farò per me, consapevole del fatto che a chi ulula contro un atleta nero non fregherà niente di me. Ma lo farò“.

Procura Figc: “Partita andava sospesa” – Giuseppe Pecoraro, capo della Procura Figc, all’Ansa ha sostenuto che Inter-Napoli “andava sospesa” e “gli uomini della Procura hanno segnalato ai funzionari dell’ordine pubblico e al quarto uomo che la squadra partenopea chiedeva lo stop“. Però la decisione, come ha spiegato Pecoraro, spetta “all’ordine pubblico d’intesa con l’arbitro“. “Per quel che ci riguarda è in corso la comunicazione dell’accaduto al giudice sportivo”, ha concluso. “Sospendere? Questa è una decisione che deve prendere l’arbitro, io non sono arbitro. Nella prossima vita, se vorrò, farò l’arbitro”, ha invece commentato Salvini.

I primi ululati razzisti sono cominciati già dopo 15 minuti di gioco, oltre ai soliti cori di discriminazione contro i napoletani. L’arbitro Mazzoleni non ha preso nessun provvedimento, anche se lo speaker di San Siro ha più volte precisato che in caso di nuovi cori la partita sarebbe stata sospesa. All’80′ poi la svolta della gara: Koulibaly, fin li ampiamente il migliore in campo, viene ammonito per un fallo su Politano. Il difensore senegalese si lascia andare ad un applauso di proteste e viene espulso. A quel punto i “buu” razzisti da parte della Curva Nord diventano chiari e distinti. Il difensore lascia il campo tra le proteste e il suo Napoli, già in difficoltà per tutta la partita, deve arrendersi al destro di Martinez nel recupero.

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