Visita a sorpresa del vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, allo stabilimento Treofan, nella Piana del Sele, dove i dipendenti hanno trascorso la vigilia e il giorno di Natale in stato di mobilitazione. Gli impianti produttivi sono infatti fermi a seguito della cessione dell’azienda, lo scorso 24 ottobre al colosso indiano Jindal Group.
“Convocheremo il prima possibile il tavolo per la crisi dello stabilimento. Non è pensabile che si vada a fine gennaio. E a quel tavolo abbiamo bisogno che venga la proprietà, che tra l’altro conosce bene il Mise. In questo modo dovranno risponderci”, ha spiegato Di Maio ai dipendenti dopo aver visitato gli stabilimenti e aver a lungo ascoltato le istanze dei lavoratori. “Dobbiamo chiedere massima chiarezza e io li solleciterò a far riprendere il prima possibile la riproduzione”, sottolinea il leader M5s spiegando che l’acquisizione da parte di Jindal non deve essere “un’operazione di economia finanziaria ma di economia reale“.
“Lo dico da cittadino del Sud, non si chiudono i stabilimenti al Sud per riaprirli al Nord Europa o Nord Italia. Non si chiudono stabilimenti e basta. Noi diamo correttezza agli investitori stranieri ma vogliamo correttezza”. La Treofan produce film polipropene per imballaggi alimentari e ha due sedi: una nel battipagliese e l’altra a Terni.

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